Il Celestron FirstScope è un telescopio riflettore newtoniano da 76 mm con rapporto focale f/3,95 e una lunghezza focale di 300 mm. Lo specchio primario è di tipo sferico, il che implica una resa ottica inferiore rispetto a uno specchio parabolico. Questo si traduce in immagini non nitide a ingrandimenti superiori a 40x, con stelle che appaiono gonfie e dettagli poco definiti anche a bassi ingrandimenti. Con un rapporto focale rapido come f/3,95, la collimazione è cruciale per garantire buone prestazioni. Tuttavia, lo specchio primario è montato su una piastra di plastica che non consente alcuna regolazione diretta. Gli utenti possono tentare interventi manuali o restituire il telescopio in caso di problemi di collimazione.
Componenti ottiche ed accessori
Il focheggiatore del Celestron FirstScope è simile a quello presente in telescopi più costosi, una cremagliera e pignone in plastica da 1,25”. Il telescopio manca di un cercatore, richiedendo agli utenti di mirare direttamente lungo il tubo, un processo facilitato dall’oculare da 20 mm incluso, che fornisce un ingrandimento di 15x. Gli oculari in dotazione, però, presentano limitazioni significative. Il design Huygens del 20 mm riduce il campo visivo a soli 30 gradi e introduce aberrazione cromatica, mentre il Ramsden da 4 mm è praticamente inutilizzabile con un sollievo oculare minimo e una potenza eccessiva (75x) per il telescopio.
Il tubo del Celestron FirstScope è decorato con i nomi di illustri scienziati, un dettaglio estetico piacevole. Il telescopio è montato su una base Dobsoniana da tavolo, semplice ma efficace, con regolazioni manuali per l’altitudine e l’azimut. Nonostante la fluidità dei movimenti della montatura, l’assenza di un cercatore rende difficoltosa l’osservazione di oggetti celesti più complessi.
Osservazioni possibili
Con il Celestron FirstScope, è possibile osservare alcuni dettagli del Sistema Solare, sebbene con limitazioni. La Luna appare ben definita, mentre Mercurio è una massa indistinta e Venere mostra solo le sue fasi. Marte si presenta come una macchia rossastra, e Giove rivela le sue lune e bande di nubi solo debolmente. Saturno permette di distinguere gli anelli e alcune lune, ma Urano e Nettuno sono difficili da individuare.
Le prestazioni del Celestron FirstScope sugli oggetti del cielo profondo sono per ovvie ragioni modeste. Galassie come Andromeda e M33 sono visibili sotto cieli bui, ma con pochi dettagli. Ammassi globulari e nebulose come Orione sono osservabili, ma senza particolari dettagli. Gli ammassi stellari aperti, come il Doppio Ammasso e le Pleiadi, offrono le migliori viste, risultando luminosi e relativamente facili da puntare.
Conclusione
Il Celestron FirstScope rappresenta un’opzione entry-level molto interessante per chi si avvicina all’astronomia. Nonostante le limitazioni ottiche e meccaniche, la sua semplicità e il prezzo contenuto lo rendono adatto a osservazioni di base. Utenti più esperti dovrebbero considerare eventuali accessori per migliorare ulteriormente la loro esperienza di osservazione.
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