Associazioni ambientaliste hanno fatto causa alla FAA in merito al lancio esplosivo della Starship ed alle attività nella Starbase di SpaceX

Causa all’FAA per colpa di Starship

EcoNews

Una coalizione di ambientalisti ha fatto causa la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti per colpa del lancio di Starship. Secondo la loro opinione, l’agenzia non ha analizzato il danno ambientale che SpaceX potrebbe aver causato nella regione di Boca Chica. La citazione depositata il 1 Maggio al tribunale federale di Washington, ha inoltre rivelato che la FAA ha autorizzato SpaceX a condurre 20 lanci di Starship ogni anno per i prossimi cinque anni.

I motivi e le associazioni coinvolte

Il primo di questi lanci è avvenuto il 20 Aprile dalla Starbase, il sito di SpaceX, sulla costa del Golfo del Texas meridionale vicino a Boca Chica Beach. L’astronave alta 120 metri si è comportata inizialmente bene durante il volo di prova ed è riuscita a raggiungere un’altitudine massima di 39 chilometri. Il gigantesco veicolo spaziale ha poi subito diversi problemi che hanno costretto SpaceX a comandare la distruzione del veicolo sul Golfo del Messico.

L’esplosione ha fatto piovere particolato sull’area circostante, osserva la causa intentata dal Center for Biological Diversity, dall’American Bird Conservancy, dalla Surfrider Foundation, da Save RGV e dalla Carrizo/Comecrudo Nation of Texas. “Il sito di lancio di Boca Chica di SpaceX è circondato da parchi statali. Sono terre del National Wildlife Refuge e importanti habitat per la fauna selvatica in pericolo, ha scritto il Center for Biological Diversity in una dichiarazione (rif.).

“I lanci e le esplosioni di razzi causano danni significativi a causa dell’intenso calore, rumore e inquinamento luminoso dovuto alle attività di costruzione e lancio. Le esplosioni di razzi hanno inoltro sparso detriti nell’habitat circostante e hanno causato incendi” hanno aggiunto. Secondo la causa le attività SpaceX incidono anche le gli abitanti dell’area. Ad esempio, la spiaggia di Boca Chica è pubblica, ma il permesso della FAA consente a SpaceX di chiuderne l’accesso fino a 800 ore all’anno. 

Le parole del portavoce del popolo Carrizo

“Le terre sacre del popolo Carrizo/Comecrudo sono ancora una volta minacciate dalle politiche imperialiste. Queste trattano il nostro patrimonio culturale come un bene meno prezioso degli interessi corporativi”, ha dichiarato Juan Mancias, presidente tribale della Carrizo/Comecrudo Nation of Texas. “Boca Chica è centrale nella storia della nostro popolo”, ha aggiunto Mancias. “Siamo stati tagliati fuori dalla terra su cui hanno vissuto i nostri antenati. SpaceX sta usando le nostre terre ancestrali come zona di sacrificio per i suoi razzi”.

La causa invita la FAA a condurre una revisione ambientale completa delle attività inerenti alla Starship nel sud del Texas. “È fondamentale proteggere la vita sulla Terra mentre guardiamo alle stelle” ha affermato Jared Margolis, avvocato presso il Center for Biological Diversity. “I funzionari federali dovrebbero difendere la fauna selvatica vulnerabile e le comunità, non favorire gli interessi aziendali che utilizzano paesaggi costieri preziosi come discarica per rifiuti spaziali”.

Non resta che aspettare l’inizio della causa e nel contempo studiare la risposta dell’FAA che non tarderà ad arrivare. Di certo questo è un ulteriore ostacolo che la SpaceX deve superare per proseguire i suoi test spaziali nell’area del Texas orientale. Per questa ed altre ragioni, l’azienda di Elon Musk, prevedendo in anticipo queste problematiche sta duplicando la Starbase in Florida, nello Kennedy Space Center.

Martina De Luca

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