Una tempesta solare di notevole intensità si sta dirigendo verso la Terra. Secondo le previsioni, potrebbe offrire uno spettacolo straordinario di aurore boreali visibili anche in aree insolite degli Stati Uniti ed in molte zone dell’Europa centrale. L’evento è legato a un’espulsione di massa coronale (CME) ad alta velocità. Il brillamento solare di classe M2.7 di lunga durata proviene dalla macchia solare AR 4199 dello scorso 30 agosto.
Aurore boreali a sud
Secondo il NOAA Space Weather Prediction Center (SWPC), il fronte della CME dovrebbe impattare con il campo magnetico terrestre tra la tarda serata del 1° settembre e le prime ore del 2 settembre. L’impatto, stando alle stime, potrebbe innescare una tempesta geomagnetica di livello G2 (moderata) o G3 (forte), con la possibilità che si raggiunga persino un livello G4 (severa), come confermato sia dal NOAA che dall’U.K. Met Office.
Le conseguenze immediate riguardano l’espansione delle aurore boreali. Queste potrebbero spingersi molto più a sud del normale, raggiungendo non solo gli stati settentrionali, ma anche le zone centrali degli Stati Uniti ed Europa. In caso di condizioni favorevoli, gli osservatori in stati come Oregon, Illinois e New York, e forse anche più a sud, potrebbero assistere allo spettacolo delle luci polari.
L’evento però non sembra essere una semplice espulsione di massa coronale isolata. La fisica dello spazio Dr. Tamitha Skov ha ipotizzato la presenza di due eruzioni solari dirette verso la Terra, con la possibilità che una vada a raggiungere e fondersi con l’altra. “La più grande raggiungerà la più piccola in prossimità della Terra”, ha dichiarato in un post pubblicato su X, Skov. Ha aggiunto inoltre che “l’impatto è atteso entro la fine del 1° settembre, con possibili condizioni di livello G2 o superiore”.
CME Cannibale
Questa particolare dinamica, in cui una CME ne ingloba un’altra, è nota come CME Cannibale. Tale fenomeno può amplificare la potenza della tempesta geomagnetica risultante e rendere più complessa la previsione degli effetti al suolo. Secondo le ultime previsioni, la CME non ha ancora raggiunto la Terra, ma l’inizio della tempesta geomagnetica è atteso per la tarda serata del 1° settembre, con possibilità di protrarsi fino al 3 settembre. Questo prolungherebbe le opportunità di osservare le aurore boreali per più notti consecutive, a patto che il cielo rimanga limpido e privo di inquinamento luminoso.
Il NOAA, attraverso l’indice Kp, prevede che l’attività geomagnetica crescerà nel corso del 2 settembre, raggiungendo un picco intorno a Kp 6.67 (corrispondente a una tempesta G3) tra le 06:00 e le 09:00 UTC (ovvero tra le 2:00 e le 5:00 EDT). Questo rende la notte tra il 1° e il 2 settembre la finestra più promettente per ammirare le aurore, con possibili estensioni di attività residua anche nella notte successiva, tra il 2 e il 3 settembre.
La tempesta solare cannibale rappresenta un evento raro e spettacolare, che unisce il fascino visivo delle aurore boreali alla complessità scientifica della fisica solare e geomagnetica. Le previsioni suggeriscono di restare con gli occhi puntati al cielo nelle prossime notti. Il connubio tra scienza e meraviglia naturale potrebbe regalare immagini indimenticabili.
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