Hubble Space Telescope, missione di salvataggio possibile?

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L’Hubble Space Telescope celebra 35 anni di operazioni scientifiche eccezionali grazie a un progetto ingegneristico straordinario, un team operativo di alto livello e numerose missioni spaziali dedicate alla sua manutenzione. Lanciato il 24 aprile 1990 a bordo dello Space Shuttle Discovery, l’Hubble Space Telescope si trovò inizialmente in difficoltà a causa di un difetto del suo specchio primario, che provocava immagini sfocate e rischiava di compromettere l’intera missione.

Tuttavia, l’Hubble era stato progettato per essere riparabile in orbita, e così avvenne durante una missione dello Space Shuttle nel dicembre 1993. Gli astronauti risolsero il difetto ottico, conferendo al telescopio una visione perfetta che lo ha reso un simbolo della ricerca astronomica e della bellezza cosmica.

Le missioni di manutenzione non si fermarono lì. Ulteriori visite avvennero nel febbraio 1997, dicembre 1999, marzo 2002 e maggio 2009. Durante queste operazioni, gli astronauti aggiornarono strumenti scientifici, sostituirono giroscopi e ripararono componenti vitali. Grazie a questi interventi, l’Hubble continua ancora oggi a esplorare l’universo, nonostante mostri chiari segni di invecchiamento.

I problemi attuali del Hubble Space Telescope

Negli ultimi anni, il telescopio ha subito diversi guasti ai giroscopi. Attualmente solo due dei sei giroscopi sono funzionanti. Uno di essi è stato messo da parte per conservarlo per usi futuri, mentre l’osservatorio opera in modalità ridotta. Questa condizione rallenta il tempo necessario per spostarsi da un obiettivo all’altro.

Più preoccupante, tuttavia, è il progressivo decadimento orbitale. Sebbene il telescopio sia stato inizialmente posizionato a 610 km dalla superficie terrestre, oggi orbita a circa 525 km. Le rarefatte molecole atmosferiche presenti a quell’altitudine creano attrito, causando una lenta ma inesorabile discesa. Se non verranno adottate misure correttive, la NASA stima che l’Hubble Space Telescope potrebbe rientrare nell’atmosfera terrestre e andare distrutto entro un decennio.

Una proposta di salvataggio privata

Nel 2022, Jared Isaacman, imprenditore miliardario e astronauta privato, ha proposto una missione privata per salvare l’Hubble Space Telescope. La missione, parte del Polaris Program, avrebbe utilizzato un razzo Falcon 9 e una capsula Dragon di SpaceX, con l’obiettivo di rialzare l’orbita del telescopio e, possibilmente, aggiornarne i sistemi.

Isaacman non era nuovo a simili imprese. Aveva già comandato Inspiration4, la prima missione orbitale interamente privata della storia. Di conseguenza, la NASA ha preso seriamente in considerazione la proposta, lanciando uno studio e invitando altre aziende a presentare piani alternativi. Tuttavia, nel 2023, l’agenzia ha deciso di non procedere con la missione SpaceX-Isaacman, ritenendo che i rischi superassero i benefici potenziali.

In particolare, erano preoccupati per l’assenza di un braccio robotico o di un sistema di supporto per passeggiate spaziali nella capsula Dragon. Inoltre il rischio di contaminazione delle ottiche di Hubble a causa dei gas di scarico dei propulsori è troppo grande da non prenderlo in considerazione. Infine hanno considerato la perdita di conoscenze operative, poiché molti esperti delle precedenti missioni di manutenzione si sono ritirati o hanno cambiato occupazione.

“Mentre il riposizionamento orbitale rimane un’opzione futura, pensiamo sia necessario svolgere ulteriori analisi per valutare se i benefici scientifici a lungo termine superino i rischi scientifici a breve termine” ha dichiarato Mark Clampin, direttore della Divisione di Astrofisica della NASA. Nonostante i problemi la NASA ha lasciato la porta aperta. L’attuale decisione non rappresenta un rifiuto definitivo. Il piano potrebbe essere rivisto in futuro, specialmente se il deterioramento orbitale del telescopio dovesse accelerare o se emergessero nuove tecnologie capaci di mitigare i rischi.

Un futuro possibile per l’Hubble Space Telescope?

Il destino del Hubble Space Telescope potrebbe ancora cambiare. Jared Isaacman è stato proposto come prossimo amministratore della NASA dall’ex presidente Donald Trump. Se confermato, Isaacman potrebbe spingere per riconsiderare una missione di salvataggio privata. “Se la missione fosse stata realizzata avrebbe sviluppato capacità utili al futuro del volo spaziale commerciale e avrebbe donato a Hubble una nuova vita” ha dichiarato entusiasta Isaacman.

Dal suo annuncio, Isaacman ha ulteriormente consolidato la sua esperienza spaziale con la missione Polaris Dawn, durante la quale lui e il suo equipaggio hanno effettuato la prima passeggiata spaziale privata della storia e raggiunto l’orbita più lontana dalla Terra mai raggiunta dall’era delle missioni Apollo. Se e quando una missione privata per l’Hubble riceverà il via libera, rimane incerto. Tuttavia, l’importanza di preservare questo leggendario osservatorio rende il dibattito quanto mai rilevante.

Sofia Bianchi

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