La Luna ospiterà presto sulla sua superficie la prima intelligenza artificiale (AI). Un sistema di apprendimento automatico canadese si farà strada sulla superficie lunare a bordo di un rover degli Emirati Arabi Uniti lanciato con SpaceX l’11 dicembre scorso.
Collaborazione tra Canada, Emirati Arabi e Giappone
Il rover Rashid, ospitato sul lander giapponese iSpace, dovrebbe atterrare questa primavera alla ricerca di minerali e altri elementi di interesse sulla superficie lunare. Nel contempo il sistema canadese calibrerà il processo decisionale del rover. Questa è un innovazione tecnologica senza precedenti. Nessuna intelligenza artificiale è mai arrivata oltre l’orbita terrestre bassa prima d’ora.
Se tutto funzionerà come previsto, la tecnologia messa in gioco sarà una grande spinta per le missioni lunari della NASA ha affermato il CEO di Mission Control Space Services (MCSS), Ewan Reid. “L’intelligenza artificiale sarà uno strumento fondamentale per prendere decisioni a bordo di veicoli spaziali”, ha aggiunto Reid. Inoltre il sistema autonomo sarò solo approntanto per la ricerca di acqua sulla luna, obiettivo del Programma Artemis, ma renderà più efficiente anche l’osservazione della Terra.
La tecnologia canadese nello spazio, non è solo Canadarm i bracci robotici che hanno servito lo Space Shuttle, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e presto anche la nuova stazione lunare Gateway. L’obiettivo della CSA (Canadian Space Agency) è quello di estendere la sua influenza ed il suo Know-how nella corsa allo spazio in corso.
L’AI sostituirà il controllo umano dei rover
Tuttavia, MCSS rappresenta ciò che fanno molte piccole aziende canadesi spaziali: fornire software o componenti essenziali che volano in background, alimentando missioni in tutto il mondo. “Ecco perché questa dimostrazione con la prima AI sulla Luna in collaborazione con l’Agenzia spaziale canadese è fantastica, perché è di pubblico dominio e ci è permesso parlarne”, ha detto Reid.
Se tutto va secondo i piani, Rashid correrà per circa un giorno lunare (29 giorni terrestri) sulla superficie ed ha in programma di sfruttarli tutti in maniera molto accurata. MCSS riceverà le immagini di navigazione del rover Rashid tramite il lander giapponese, che gestirà le comunicazioni con la Terra. Con l’algoritmo dell’azienda canadese, “ogni singolo pixel nell’immagine verrà classificato come un certo tipo di terreno”, ha detto Reid.
“Quell’output verrà quindi inviato a terra e sarà utilizzato da scienziati e ingegneri nel nostro ufficio di Ottawa, così come in altre università canadesi, per aiutare a decidere dove dovrebbe andare il rover”, ha aggiunto. Le missioni future potranno quindi escludere il controllo dei movimenti del rover inviati volta per volta dagli ingegneri dal centro di controllo. Una volta che l’AI saprà distinguere diversi minerali e gli elementi critici della missione come rocce e crateri, non ci sarà più bisogno di estenuanti calcoli per programmare movimenti di pochi metri.
Il futuro delle missioni esplorative
Sulla luna, l’intelligenza artificiale può risparmiare molta larghezza di banda satellitare limitata poiché condividerebbe solo i dati, le immagini e i video di cui gli scienziati hanno bisogno, ha affermato Reid. La tecnologia potrà essere riproposta in tutto il Sistema Solare e per molte future missioni esplorative di qualsiasi livello.
“Vediamo un’enorme opportunità per implementare l’IA nello spazio”, ha affermato Reid. Se tutto va secondo i piani, la dimostrazione lunare consentirà a MCSS di supportare altre aziende e organizzazioni mentre lavorano per implementare l’IA nelle loro missioni future.
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