Che la missione spaziale Lucy sarebbe stata quella dei record lo si sapeva benissimo prima del suo lancio. D’altra parte stiamo discorrendo della missione che avvicinerà la più grande quantità di asteroidi nella breve storia dell’esplorazione spaziale umana. Sono ben 8 per essere precisi e quanto pare se ne aggiungerà uno in più all’elenco. In preparazione del contatto ravvicinato con gli asteroidi Troiani, il team scientifico ha analizzato gli obiettivi della missione. Il 27 Marzo scorso la sorpresa. L’asteroide Polymele, uno dei bersagli della missione spaziale Lucy, possiede una roccia satellite.
La scoperta
Esattamente quel giorno, Polymele sarebbe dovuto passare davanti a una stella, consentendo al team di osservare l’asteroide mentre occultava parzialmente la luce della stella dietro die esso. Una squadra di 26 astronomi professionisti e dilettanti fu posta lungo il percorso in vari punti del pianeta in cui il transito sarebbe stato visibile. In questo modo il team scientifico ha misurato la posizione, le dimensioni e la forma di Polimele con una precisione senza precedenti mentre transitava davanti alla stella.
Queste campagne di occultazione hanno sempre avuto un enorme successo in passato. Ed anche in questa occasione non si sono dimostrate da meno. “Siamo stati entusiasti del fatto che 14 squadre abbiano riferito di aver osservato la stella che si spegne mentre passava dietro Polymele, ma mentre analizzavamo i dati, abbiamo visto che due delle osservazioni non erano come le altre”, ha affermato Marc Buie, responsabile scientifico dell’occultazione della missione Lucy al Southwest Research Institute. “Quei due osservatori hanno rilevato un oggetto a circa 200 km da Polymele. Doveva essere un satellite” ha aggiunto.
Utilizzando i medesimi dati, il team ha valutato che questo satellite ha un diametro di circa 5 km, in orbita attorno a Polymele, che a sua volta è di circa 27 km lungo il suo asse più largo. La distanza osservata tra i due corpi era di circa 200 km. Seguendo le convenzioni di denominazione dei pianeti, al satellite non verrà assegnato un nome ufficiale fino a quando il team non potrà determinarne l’orbita. Poiché il satellite è troppo vicino a Polymele per essere visto chiaramente dai telescopi terrestri o in orbita attorno alla Terra. Senza l’aiuto di un ulteriore transito con una stella posizionata casualmente, la determinazione dovrà attendere fino a quando Lucy si avvicina all’asteroide nel 2027.
L’importanza di Polymele et similia
Gli asteroidi contengono indizi vitali per decifrare la storia del sistema solare e probabilmente anche le origini della vita. Risolvere questi misteri è una priorità assoluta per la NASA. Il team di Lucy, inizialmente aveva pianificato di visitare un asteroide della cintura principale e sei asteroidi troiani, una popolazione di asteroidi precedentemente inesplorata che guida e segue Giove nella sua orbita attorno al Sole. Nel gennaio del 2021, il team ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per scoprire che uno degli asteroidi troiani, Eurybates, ha un piccolo satellite . Ora con questo nuovo satellite, Lucy è sulla buona strada per visitare nove asteroidi in questo incredibile viaggio di 12 anni.
“Lo slogan iniziale di Lucy era: 12 anni, sette asteroidi, un veicolo spaziale”, ha detto lo scienziato del programma Lucy Tom Statler al quartier generale della NASA . “Continuiamo a dover cambiare lo slogan per questa missione, ma è un buon problema da avere.”
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