Jeff Bezos e suo fratello Mark, Oliver Daemen e Wally Funk si iscrivono al ristrettissimo club degli esseri umani andati nello spazio. La missione NS-16 di Blue Origin, cioè il sedicesimo lancio di New Shepard, questa volta con equipaggio a bordo della capsula First Step, è stata un successo.
Durata un totale di 620″ circa, il razzo ha portato laa First Step a circa 100 Km di altezza, superando la Linea di Kármán per poi fare rientro autonomamente, in pieno stile SpaceX. La capsula è rimasta qualche minuto in micro gravità, prima di rientrare anch’essa a Terra, rallentata dai paracadute che l’hanno accompagnata fino al touchdown. Un enorme successo in casa Blue Origin che spiana ancora di più la strada al turismo spaziale.
Come seguire la diretta Blue Origin
Il lancio del New Shepard della Blue Origin avverrà da uno spazioporto del Texas ed è fissato per le ore 15.00 italiane. Tuttavia, la corsa allo spazio di Jeff Bezos sarà in diretta sui social ufficiali e sul sito a partire dalle 13.30. Insieme al miliardario americano, voleranno il fratello Mark Bezos, il diciottenne Oliver Daemen e l’ultraottantenne Wally Funk, membro del programma Mercury 13. Daemen e Funk saranno così, rispettivamente, l’uomo più giovane e più anziano a raggiungere lo Spazio.
Differenze tra VSS Unity e New Shepard
Nonostante i complimenti di Bezos a Branson a seguito del successo della missione Virgin Galactic, il claim della campagna pubblicitaria di Blue Origin focalizzano l’attenzione sull’altitudine raggiunta dalle due missioni. Se è vero che, quasi universalmente, lo spazio viene riconosciuto tale a una altezza di 100 Km (Linea di Kármán), c’è da dire che la VSS Unity di Branson si è fermata a una altitudine di circa 86 Km.
La New Shepard Crew Capsule (il nome della navicella montata sul razzo New Shepard) varcherà abbondantemente la stessa linea immaginaria che, secondo la Fédération Aéronautique Internationale, rappresenta il confine tra lo spazio e l’atmosfera terrestre.
Le altre differenze sono riassunte in una infografica lanciata sui social da Blue Origin, dove si sottolineano anche il maggior confort della navicella, finestrini più ampi, un sistema di fuga e un maggior numero di lanci test (15 contro 3).
Il lancio suborbitale di New Shepard di Blue Origin
Differentemente dalla VSS Unity della Virgin Galactic, a portare nello spazio suborbitale la navicella con equipaggio sarà il New Shepard, chiamato così in onore di Alan Shepard, primo astronauta statunitense a volare nello spazio. Questo, come avviene per i Falcon 9 della SpaceX, è dotato di un sistema automatico di rientro e atterraggio. Ciò significa che il razzo, dopo aver deployato la capsula, si riassesta in verticale per il rientro nell’atmosfera, per atterrare infine sul pad di atterraggio. La capsula, invece, una volta esauriti i 4 minuti previsti di permanenza nello spazio suborbitale, rientra a Terra con l’ausilio di paracadute che attutiscono il touchdown.
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