Sierra Space ha segnato un risultato storico con il completamento del suo primo aereo spaziale Dream Chaser. La società, con sede in Colorado, ha annunciato che la costruzione del suo primo veicolo Dream Chaser, chiamato Tenacity è completata. L’aereo spaziale sarà spedito al Neil Armstrong Test Facility della NASA per i test ambientali nelle prossime settimane.
Il contratto con la NASA
“Oggi siamo arrivati a una pietra miliare sia nel percorso della nostra azienda che nel futuro del nostro settore. Un traguardo che ha richiesto anni di lavoro“, ha dichiarato giovedì il CEO di Sierra Space, Tom Vice, in una dichiarazione (rif.). “Dream Chaser non è solo un prodotto è una testimonianza dello spirito umano, della determinazione e della ricerca incessante di ciò che sta oltre.”
Sierra Space detiene un contratto con la NASA per lanciare missioni di rifornimento robotico alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con Dream Chaser. Tenacity sarà il primo degli aerei spaziali della compagnia a volare verso il laboratorio orbitale. Il veicolo potrebbe essere lanciato su un volo di prova verso la stazione già nell’aprile 2024.
La missione decollerà dal Kennedy Space Center (KSC) della NASA a bordo del nuovo razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance. L’atterraggio avverrà presso lo storico Shuttle Landing Facility della NASA, che fa parte del KSC.
Le caratteristiche di Tenacy
Secondo Sierra Space, il design del Dream Chaser è un mix di estetica, funzionalità e soprattutto resistenza. L’imbarcazione deve resistere a temperature di rientro superiori a 1.650° C rimanendo fresca al tatto, pochi minuti dopo l’atterraggio.
L’azienda afferma inoltre che, il sistema di volo autonomo di Dream Chaser è progettato per un minimo di 15 missioni spaziali. La propulsione sostenibile del veicolo e il sistema di carburante ossidante dovrebbero contribuire a mitigare anche il costo ambientale delle sue operazioni.
La corsa iniziale di Tenacity prevederà sette missioni cargo sulla ISS. Come la capsula Dragon di SpaceX, Dream Chaser può riportare esperimenti e altro hardware sulla Terra dal laboratorio orbitante. Gli altri due mercantili in funzione oggi, il Cygnus della Northop Grumman ed il Progress della Russia, non possono farlo. Bruciano al rientro nell’atmosfera terrestre.
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