Secondo una ricerca pubblicata su PNAS il ghiaccio in Antartide si sta sciogliendo ad un ritmo più elevato rispetto alle precedenti stime

Il ghiaccio in Antartide si scioglie più rapidamente del previsto

EcoNews

Il ghiacciaio in Antartide si sta sciogliendo rapidamente. Gli scienziati conoscono e denunciano questo evento catastrofico da tempo. Tuttavia, secondo un nuovo studio pubblicato su PNAS (rif.), il ghiaccio della Terra si sta sciogliendo più velocemente di quanto pensassimo. Questo dato stravolge completamente le proiezioni dell’innalzamento del livello del mare.

Il ghiacciaio Thwaites

In un progetto congiunto tra USA e Finlandia, utilizzando le osservazioni della costellazione di satelliti ICEYE Synthetic Aperture Radar (SAR), i ricercatori hanno dato uno sguardo dettagliato sotto il ghiacciaio Thwaites. Gli scienziati, hanno soffermato la loro attenzione sulla linea di messa a terra. In questa regione, un ghiacciaio che sfocia nell’oceano, passa dall’ancoraggio alla terra al galleggiamento sul mare. In questa zona i processi fisici, come le maree, contribuiscono alla perdita di ghiaccio, motivo per cui è fondamentale studiare questo confine. 

I ricercatori hanno scoperto che la linea di messa del ghiacciaio Thwaites ha una zona di ancoraggio controllata dalle maree che si estende tra 2 a 6 chilometri di larghezza. Intrusioni di acqua di mare calda, raggiungono addirittura 6 km nell’entroterra durante la marea primaverile. Questo contatto diffuso tra l’acqua di mare relativamente calda e il ghiacciaio “indurrà un vigoroso scioglimento del ghiaccio terrestre per chilometri, rendendo il ghiacciaio più vulnerabile al riscaldamento dell’oceano”. In altre parole il ghiaccio della Antartide si sta sciogliendo più velocemente di quanto previsto dai nostri modelli attuali.

“Fino ad ora, alcuni dei processi più dinamici in natura erano impossibili da osservare. Oggi invece con sufficiente dettaglio e frequenza possiamo permetterci di comprenderli e modellarli”, ha affermato in una nota (rif.) il direttore delle analisi di ICEYE, Michael Wollersheim. “L’osservazione di questi processi dallo spazio e l’utilizzo di immagini satellitari radar, che forniscono misurazioni InSAR di precisione centimetrica a frequenza giornaliera. Un significativo passo avanti”.

La revisione dei modelli dell’innalzamento marino

Questa ricerca sul ghiacciaio Thwaites offre agli scienziati l’opportunità di rivedere i loro modelli. Il fine è creare una previsione più accurata dello scioglimento dei ghiacciai e quindi dell’innalzamento globale del livello del mare. “Se inseriamo questo tipo di interazione tra ghiaccio e oceano nei modelli delle calotte glaciali, mi aspetto che saremo in grado di fare un lavoro molto migliore nel riprodurre ciò che è accaduto nell’ultimo quarto di secolo. Questo porterà a un livello più elevato di fiducia nei confronti delle nostre proiezioni”, ha affermato Eric Rignot, scienziato di progetto senior presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA.

Sfortunatamente, tali proiezioni probabilmente diventeranno più disastrose. Il ghiacciaio Thwaites è comunemente definito il ghiacciaio del giorno del giudizio per il suo potenziale impatto sull’innalzamento del livello del mare. Parliamo del ghiacciaio più instabile dell’Antartide e la sua perdita di massa di ghiaccio potrebbe aggiungere 60 centimetri agli attuali livelli del mare.

“Al momento non abbiamo abbastanza informazioni per dire in un modo o nell’altro quanto tempo ci vorrà prima che l’intrusione di acqua oceanica diventi irreversibile”, ha detto Christine Dow, professoressa della Facoltà di Ambiente dell’Università di Waterloo in Ontario. “Migliorando i modelli e concentrando la nostra ricerca su questi ghiacciai critici, cercheremo di fissare questi numeri almeno per decenni, invece che per secoli”.

Martina De Luca

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