Mercoledì 6 dicembre la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha compiuto 25 anni e la NASA sta preparando la fine dell’avamposto spaziale. Il 6 Dicembre 1998 furono agganciati i primi due moduli ha agganciato i primi due moduli di quello che, di lì a poco, sarebbe diventato il più tecnologico avamposto spaziale umano.
Oggi, vista l’età, la NASA sta avanzando una proposta alle aziende private per aiutare a deorbitare la stazione, quando andrà in pensione nel 2030. Nel contempo sono pronti finanziamenti per l’alternativa commerciali gestite da società private, che avrebbero la NASA come cliente. Ma l’agenzia vuole che tutti i moduli della futura stazione siano pronti prima della distruzione della ISS.
L’ingresso delle aziende private
L’ingresso dei privati consentirà a più astronauti, provenienti da più paesi, di condurre lo sviluppo scientifico e tecnologico, ha affermato il comandante della Spedizione ISS 70 Andreas Mogensen. “Penso che sia incredibilmente emozionante vedere quanti paesi voleranno. Si spera che in futuro anche le aziende private siano interessate a utilizzare un laboratorio nell’orbita terrestre bassa”, ha detto Mogensen, dell’ESA.
La ISS si è formata per la prima volta con l’accoppiamento del modulo russo Zarya e del modulo statunitense Unity volato a bordo della missione STS-88 dello Space Shuttle Endeavour. Il comandante della STS-88 Bob Cabana, ora amministratore associato della NASA, ha dichiarato: “Quando ho lasciato la stazione spaziale era piuttosto spartana e immacolata. Nel corso di questi 25 anni la ISS ha accumulato un sacco di cose.”
La ISS ha infatti aggiunto in 25 anni moduli della NASA, della Russia, dell’Europa e del Giappone. Senza dimenticare l’incredibile apporto tecnologico della robotica canadese. Dopo anni di esperimenti privati sulla ISS, condotti attraverso la società Nanoracks, anche gli astronauti commerciali stanno gradualmente salendo a bordo. I primi a farlo sono saliti con missioni organizzate dalla società Axiom Space. Ma le consegne di merci dagli Stati Uniti ora arrivano anche tramite SpaceX e Northrop Grumman. Solo la Russia continua a inviare veicoli spaziali Progress finanziati dal governo.
La fine della ISS e la sua sostituzione
Gli equipaggi di Axiom Space e guidati dagli Stati Uniti salgono tutti a bordo tramite la navicella spaziale SpaceX Crew Dragon. Lo Starliner della Boeing dovrebbe seguire nel 2024, dopo diversi anni di ritardo. I due veicoli sostitutivi dello Space Shuttle non sono nemmeno gli unici veicoli spaziali umani. Le navicelle spaziali russe Soyuz continuano a inviare equipaggi guidati dalla Russia dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
Ci vorranno diversi anni per pianificare in sicurezza la fine della Stazione Spaziale. La NASA sta già lavorando alle sostituzione, insieme al veicolo per la deorbita. La richiesta aggiornata, pubblicata martedì 5 dicembre (rif.), modifica la struttura dei costi e estende la scadenza per le proposte al 12 febbraio 2024. Se tutto andasse secondo i piani, il premio verrà assegnato entro giugno 2024, hanno scritto i funzionari della NASA. “Come per qualsiasi sforzo di sviluppo di queste dimensioni, ci vorranno anni per creare, testare e certificare il veicolo di deorbita”, sottolinea il post sul blog.
Quando la ISS raggiungerà la sua fine nell’atmosfera terrestre, almeno una stazione spaziale commerciale dovrebbe essere operativa. Mogensen pensava che gli esperimenti futuri potrebbero concentrarsi sulla produzione di tessuti umani, organi equivalenti o produzione di fibre ottiche. “Questi sono esempi di qualcosa che forse in futuro potrebbe trovare risvolti commerciali. Penso che sia davvero interessante.”
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