L'azienda Blue Origin ha mostrato il prototipo del lander Blue Moon Mark 1 commissionato dalla NASA per il programma Artemis

Blue Origin mostra il prototipo del lander per il programma Artemis

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Blue Origin ha recentemente mostrato il prototipo del lander che sta costruendo per aiutare a riportare gli esseri umani sulla Luna come parte del programma Artemis della NASA. L’amministratore della NASA Bill Nelson ha condiviso le foto del progetto del lander lunare Blue Moon Mark 1 della compagnia durante un tour di una struttura della Blue Origin in Alabama. 

Blue Moon Mark 1

Il lander è destinato a trasportare fino a 2,7 tonnellate di carico sulla Luna. “Visita impressionante all’impianto di produzione di motori di Blue Origin Huntsville! La NASA è orgogliosa di collaborare con Blue Origin, in particolare sul sistema di atterraggio umano Blue Moon. Questo contribuirà a garantire l’arrivo costante di astronauti sulla Luna per vivere e lavorare, prima di avventurarci su Marte, ha scritto Nelson in un post sul sito di social media X (rif.) il 27 ottobre.

Blue Origin non ha dichiarato una data di lancio prevista per il lander Blue Moon Mark 1. L’attuale design del lander Mark 1 di Blue Origin per il programma Artemis è molto diverso dai render mostrati dall’azienda. Appare molto più snello e più alto di quanto fosse raffigurato nelle immagini originali dell’azienda.

Nel maggio 2023, la NASA ha selezionato Blue Origin per costruire un lander lunare, che dovrebbe essere il Mark 2. Se tutto andrà secondo i piani, sarà il secondo Human Landing System (HLS) a riportare gli esseri umani sulla superficie lunare durante il programma Artemis dell’agenzia. 

Il Commercial Lunar Payload Services

Il lander dovrebbe essere utilizzato durante la missione Artemis 5, che verrà lanciata non prima del 2029 secondo le tempistiche attuali. Blue Origin sta sviluppando il razzo riutilizzabile New Glenn per lanciare i suoi lander Blue Moon. Con un premio di 3,4 miliardi di dollari assegnato a Blue Origin per lo sviluppo di Mark 2, la NASA mira a garantire che esista un secondo modo per far atterrare gli astronauti sulla Luna. 

Il primo modo, scelto nel 2021, è il veicolo riutilizzabile Starship di SpaceX, che la NASA spera sarà in grado di traghettare gli astronauti da e verso la superficie lunare durante le missioni Artemis 3 e 4, attualmente previste rispettivamente per il 2025 e il 2028.

Blue Origin è anche una delle tante aziende che partecipano al programma Commercial Lunar Payload Services della NASA che mira a inviare tecnologie sviluppate privatamente sulla Luna per studi scientifici e gettare le basi per le visite con equipaggio sulla Luna, a partire da Artemis 3.

Stefano Gallotta

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