La Rolls-Royce svela in un immagine una possibile versione della futura propulsione spaziale basata su un reattore nucleare. I sistemi di fissione nucleare, che sfruttano l’energia rilasciata nella scissione degli atomi, potrebbero essere presto utilizzati per alimentare le basi degli astronauti sulla Luna o su Marte. Oppure potrebbero aiutare ad accorciare il tempo di viaggio verso il Pianeta Rosso, che richiede dai sei ai nove mesi per essere raggiunto con i sistemi di propulsione dell’attuale generazione.
L’energia nucleare e lo spazio
L’azienda inglese potrebbe entrare a far parte di quest’ambizioso futuro del volo spaziale. Venerdì 27 Gennaio è stato svelato un progetto iniziale di un micro-reattore nucleare, sulla scia di un accordo del 2021 (rif.) con l’agenzia spaziale del Regno Unito per studiare le future opzioni di energia nucleare nell’esplorazione spaziale. “Ogni particella di uranio è incapsulata in più strati protettivi che fungono da sistema di contenimento, permettendole di resistere a condizioni estreme”, ha twittato Rolls-Royce in una breve descrizione del sistema.
I sistemi nucleari hanno volato a lungo in missioni spaziali robotiche. Ad esempio, i generatori termoelettrici di radioisotopi (RTG) forniscono elettricità a molte sonde spaziali, tra cui le navicelle Voyager 1 e Voyager 2 della NASA, che stanno attualmente esplorando lo spazio interstellare. Anche i grandi rover della NASA su Marte come Perseverance e Curiosity usano gli RTG, anche se i rover più piccoli come Spirit e Opportunity sono andati con i pannelli solari.
Ma gli RTG non sono reattori a fissione. Piuttosto, sono batterie nucleari, che convertono in elettricità il calore emesso dal decadimento del materiale radioattivo. La fissione nucleare deve ancora alimentare un veicolo spaziale al largo della Terra. Coma La Rolls-Royce ed il suo progetto di reattore nucleare spaziale anche la NASA con la DARPA hanno recentemente annunciato l’intenzione di costruire un razzo termico nucleare nei prossimi anni.
Il futuro dell’esplorazione
La fusione nucleare, la fonte di energia del sole e di altre stelle, potrebbe un giorno far parte dei possibili sistemi di propulsione di voli spaziali dell’umanità. Questo futuro è comunque a lungo termine anche perchè l’umanità non è ancora in grado di sfruttare questa fonte di energia sulla Terra.
Parlando in generale, le preoccupazioni della fissione spaziale o dell’energia da fusione, includono la sicurezza per gli astronauti e la portabilità, poiché più massa significa una missione più costosa. Ma l’energia nucleare sarà comunque un punto fermo dell’esplorazione spaziale, sia nella realtà che nella fantascienza .
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