Una società cinese ha appena raggiunto un traguardo importante nel suo tentativo di sviluppare un razzo del tutto riutilizzabile. La startup cinese Landspace entra quindi a pieno titolo nel solco tecnologico tracciato oramai anni fa dalla americana SpaceX.
La tecnologia dei vettori riutilizzabili
Questa nuova azienda, con sede a Pechino, ha lanciato e fatto atterrare una versione di prova del suo razzo, chiamato Zhuque-3 presso il centro di lancio satellitare Jiuquan nella Mongolia interna. Il veicolo di prova si è alzato in cielo per circa 350 metri compiendo un volo di quasi 60 secondi. Quindi è tornato giù effettuando un atterraggio preciso. In realtà non proprio preciso ma a circa 2,4 metri dal suo obiettivo prestabilito. L’azienda ed gli ingegneri hanno comunque commentato la missione di prova come “un completo successo” (rif.).
Zhuque-3 è un razzo a due stadi, costruito in solido acciaio inossidabile. Il primo stadio prodotto dalla cinese Landspace sarà completamente riutilizzabile, come l’orami famoso e molto utilizzato Falcon 9 dell’americana SpaceX. Lo Zhuque-3, che l’azienda spera di far volare entro il 2025, sarà, nella sua versione definitiva, alto circa 75 metri e sarà in grado di trasportare ben 18.300 chilogrammi nell’orbita terrestre bassa (LEO) in modalità totalmente riutilizzabile.
Il Falcon 9 di SpaceX, per fare un confronto tra i due vettori, può trasportare circa 22.800 kg in orbita bassa, secondo le specifiche rilasciate dall’azienda americana. Landspace, che nel contempo fa volare anche il razzo di prova sacrificabile e attualmente operativo Zhuque-2, non è l’unica azienda cinese che lavora per sviluppare un veicolo di lancio riutilizzabile. Tra le altre società impegnate nello sviluppo di questa importante tecnologia spaziale ci sono iSpace, Galactic Energy e Orienspace. Nonché la China Aerospace Science and Technology Corp, di proprietà dello stato, i cui numerosi progetti includono una versione completamente riutilizzabile del suo futuro vettore Long March 9.
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