Secondo le osservazioni satellitari, il ghiaccio artico ha raggiunto la sua estensione minima annuale il 18 settembre 2022 eguagliando il record negativo registrato sin ora. La copertura di ghiaccio si è ridotta a un’area di 4,67 milioni di chilometri quadrati quest’anno. Circa 1,55 milioni di chilometri quadrati al di sotto del minimo medio registrato tra gli anni 1981-2010 di 6,22 milioni di chilometri quadrati.
La costante riduzione del ghiaccio Artico
L’estensione del ghiaccio all’interno Circolo Polare Artico durante la stagione estiva è diminuita in modo significativo. Netta e marcata è stata la riduzione da quando i satelliti della NASA hanno iniziato a misurarlo in modo coerente nel 1978. Gli ultimi 16 anni, dal 2007 al 2022, sono stati i 16 livelli minimi più bassi di ghiaccio artico, con il 2022 che ha eguagliato il record negativo del 2017 e il 2018, al decimo posto in 44 anni di osservazioni. Le registrazioni del satellite sono conservate dal National Snow and Ice Data Center (NSIDC), che ospita uno dei centri di archiviazione attiva distribuiti della NASA.
“Quest’anno segna una continuazione della copertura di ghiaccio marino molto ridotta dagli anni ’80”, ha affermato Walt Meier, ricercatore presso il National Snow and Ice Data Center. “Non è qualcosa di casuale o un caso. Rappresenta un cambiamento fondamentale nella copertura di ghiaccio in risposta al riscaldamento delle temperature dovute al cambiamento del clima globale”. Ogni anno che passa, la quota di ghiaccio artico si scioglie durante i mesi primaverili ed estivi più caldi e di solito raggiunge la sua estensione minima a settembre. Con l’arrivo del clima più fresco e dell’oscurità invernale, il ghiaccio crescerà di nuovo e raggiungerà la sua massima estensione intorno a marzo.
L’estensione del ghiaccio marino è definita come l’area totale in cui la concentrazione di ghiaccio è almeno del 15%. La visualizzazione in basso, creata presso il Goddard Space Flight Center della NASA, mostra le fluttuazioni dell’estensione del ghiaccio marino da marzo a settembre 2022. La mappa si basa sui dati acquisiti dallo strumento Advanced Microwave Scanning Radiometer 2 (AMSR2) sul Japan Aerospace Satellite SHIZUKU GCOM-W1, che fa parte di una partnership guidata dalla NASA per gestire diversi satelliti per l’osservazione della Terra.
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