Dopo il successo del test di combustione del motore MAREVL a ottobre, la BluShift Aerospace, un’azienda con sede nel Maine, si prepara a raggiungere un obiettivo ambizioso. Fondata oltre un decennio fa e situata a Brunswick Landing, l’azienda si è distinta nel gennaio 2021 con il primo utilizzo commerciale di un biocarburante non tossico per il lancio del razzo prototipo Stardust 1.0. Questo risultato ha segnato un’importante svolta tecnologica e ambientale nel settore spaziale. Il carburante, descritto dal CEO Sascha Deri come una salsa segreta, si basa su sottoprodotti agricoli reperibili globalmente.
Il motore MAREVL
Con il completamento del test di combustione del motore MAREVL (Modular Adaptable Rocket Engine for Vehicle Launch), ha compiuto il traguardo più importante della sua storia recente. Questo motore rappresenta un’innovazione modulare e adattabile, progettata per ridurre significativamente i costi di lancio. “Abbiamo avuto non uno ma due test motore di successo e una massiccia revisione della nostra infrastruttura”, ha dichiarato Deri. L’azienda ha realizzato un serbatoio ossidante alto 30 piedi pronto per il volo e ha sviluppato un’infrastruttura di test scalabile che supporterà futuri sviluppi tecnologici, inclusi test di combustione verticale pianificati per il 2025.
BluShift Aerospace ha recentemente raccolto oltre 1,4 milioni di dollari in investimenti privati e ha avviato un round di capitale da 15 milioni di dollari. Questi fondi sosterranno il lancio del razzo suborbitale Starless Rogue, previsto presso lo Spaceport America, un sito autorizzato nel New Mexico. Collaborazioni con il Dipartimento dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti mirano ad ampliare il mercato dei motori bluShift, posizionandoli come booster non tossici, riutilizzabili e meno costosi per razzi di classe superiore. Deri ha affermato: “La nostra tecnologia MAREVL dovrebbe ridurre drasticamente i costi complessivi dei booster per questa classe di veicoli di lancio”.
BluShift Aerospace verso l’orbita e oltre
La BluShift Aerospace mira non solo al suborbitale, ma anche allo sviluppo di un programma orbitale. Deri prevede un lancio orbitale entro la metà del 2026, con Starless Rogue in grado di raggiungere altitudini tra 120 e 140 chilometri, offrendo sei-otto minuti di microgravita per i carichi utili. Successivamente, l’azienda prevede di aggiornare il razzo con componenti più leggeri per aumentare le prestazioni, raggiungendo altitudini di 350-400 chilometri.
bluShift Aerospace intende creare un sito di lancio privato al largo della costa del Maine, l’unico negli Stati Uniti con accesso diretto a orbite polari ed eliosincrone. Questo progetto, che utilizza una piattaforma offshore derivata da una lift boat, richiederà finanziamenti significativi, analisi ambientali e approvazioni normative. Deri ha descritto il percorso di crescita dell’azienda come “strisciare, camminare e correre”, sottolineando un approccio progressivo che pone le basi per una futura espansione orbitale.
L’obiettivo finale di bluShift Aerospace è ampliare le sue capacità di lancio con piattaforme offshore multiple, offrendo soluzioni versatili e rapide per accedere a diverse orbite. Con una visione pionieristica e una tecnologia sostenibile, bluShift Aerospace si pone come leader emergente nel settore spaziale, spingendo i confini delle possibilità scientifiche e industriali.
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