Sciami meteorici

Gli sciami meteorici, come nel caso delle Ursidi, si verificano quando la Terra attraversa flussi di detriti lasciati sulla scia di comete e asteroidi. Nel tempo, questi detriti simili a graniglia, si distribuiscono lungo la lunghezza dell’orbita dell’oggetto genitore. Le “stelle cadenti” sono visibili ogni volta che uno di questi frammenti entra in collisione con l’atmosfera terrestre, bruciando ad un’altitudine compresa tra 70 e 100 km.

Quando l’orbita terrestre attraversa flussi particolarmente densi, associati a comete o asteroidi che hanno scaricato nello spazio quantità particolarmente grandi di materiale solido, si origina un fenomeno chiamato sciame meteorico. Queste “piogge” si ripetono ogni volta che la Terra passa il punto particolare della sua orbita dove attraversa il flusso di materiale.

Le meteore di uno sciame, possono essere distinte dalle altre perché i loro percorsi sembrano irradiarsi verso l’esterno da un punto comune nel cielo. Questo perché le particelle di sabbia viaggiano quasi esattamente nella stessa direzione, quando attraversano l’orbita terrestre. Colpiscono la Terra quasi esattamente nella stessa direzione e alla stessa velocità.

Ursidi

La pioggia di meteoriti Ursidi sarà attiva dal 17 dicembre al 26 dicembre, producendo il suo picco di sciami meteorici al 22 dicembre. Durante questo periodo, ci sarà la possibilità di vedere meteore ursidi ogni volta che il punto radiante della pioggia, nella costellazione dell’Orsa Minore è sopra l’orizzonte, con il numero di meteore visibili che aumenta quanto più alto è il punto radiante nel cielo.

In questo momento, la rotazione terrestre fa sì che l’Italia sia rivolta in modo ottimale verso la direzione delle meteore in arrivo, producendo brevi scie vicine al punto radiante. Altre volte, ci saranno meno meteore che tenderanno ad entrare nell’atmosfera con un angolo obliquo, producendo meteore di lunga durata che possono attraversare un’ampia area del cielo prima di bruciare completamente.

Dall’Italia il punto radiante è circumpolare, il che significa che è sempre sopra l’orizzonte e lo sciame sarà attivo per tutta la notte. Il punto radiante culmina dopo l’alba, intorno alle 08:00 CET e quindi è probabile che la doccia produca i suoi migliori spettacoli poco prima dell’alba, quando il suo punto radiante è più alto. La doccia raggiungerà il picco vicino alla Luna nuova, quindi la luce lunare presenterà un’interferenza minima.

Stefano Gallotta

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