La scorsa settimana Yury Borisov, il nuovo capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos ha dichiarato al mondo che la collaborazione russa con la Stazione Stazione Internazionale (ISS) s’interromperà nel 2024. La tempistica di tale mossa è molto incerta e pericolosa per i programmi spaziali dell’ex unione sovietica. In ogni caso la Russia vuole che l’abbandono del consorzio, si incastri con la prontezza della prevista stazione spaziale russa (ROSS).
Come sarà ROSS ?
Siamo in grado di farci un’idea migliore di come sarà ROSS e di come funzionerà, se l’avamposto dovesse davvero essere costruito, grazie alle immagini e alle informazioni rilasciate (rif.) dalla agenzia spaziale russa Roscosmos. La prima fase dell’assemblaggio dell’avamposto, che dovrebbe iniziare nel 2028, sembra includere un modulo centrale, una nuova navetta cargo e un nuovo veicolo di trasporto. Nella seconda fase, che dovrebbe iniziare nel 2030, verrebbero aggiunti altri due moduli di grandi dimensioni.
Il design di ROSS, tuttavia, non è affatto già prestabilito. La nuova stazione spaziale può essere posizionata in un’orbita di 51,6 gradi (simile a quella della ISS) o in un’orbita quasi polare di 97 gradi, a seconda dell’orientamento che la Russia trova più favorevole tra i suoi siti di lancio. Roscosmos ha inquadrato l’imminente partenza della ISS come un’opportunità per creare il nuovo avamposto. “Dobbiamo decidere cosa fare in futuro e iniziare già a lavorare sui programmi con equipaggio che saranno implementati dopo questo periodo”, ha detto Vladimir Solovyov, direttore di volo del segmento russo sulla ISS.
Solovyov nella lunga intervista ha discusso dell’invecchiamento dei moduli russi sulla ISS, che ospita astronauti da novembre 2020, e dell’apparente divergenza della Russia con la nuova strada basata sulla Luna intrapresa dalla NASA che sta intraprendendo un ritorno sulla Luna. Solovyov ha affermato che la manutenzione sta diventando un problema per i moduli russi sulla ISS, che, in alcuni casi, hanno quasi 25 anni nonostante siano classificati per una vita di progettazione di 15 anni.
I vecchi moduli russi
“Recentemente, c’è stata una tendenza ad aumentare il tempo impiegato dai cosmonauti per la manutenzione e la riparazione dei sistemi di bordo, che hanno esaurito le loro risorse. L’equipaggio ha sempre meno tempo per condurre esperimenti scientifici”, ha detto Solovyov. Inoltre, la Russia non ha espresso interesse ad unirsi ad altri partner della ISS nel programma Artemis guidato dalla NASA, che mira a riportare gli esseri umani sulla superficie lunare nel 2025 o giù di lì. I commenti di Solovyov suggeriscono infatti che la Russia non ha alcuna intenzione di andare sulla Luna, anche dopo molti anni dall’eventuale successo della missione Artemis.
“Ci è chiaro che prima di inviare cosmonauti sulla luna, dobbiamo decidere la necessità di questo passo serio e molto costoso”, ha detto Solovyov. La nuova stazione spaziale russa rappresenterà anche una “filosofia” diversa del volo spaziale umano, poichè secondo le dichiarazioni di Solovyov la scienza russa sulla ISS e, in precedenza, sulla stazione spaziale sovietico/russa Mir, non ha prodotto un grande ritorno. “Non è un segreto che per vari motivi le cose non stanno andando molto bene con i nostri esperimenti spaziali sulla ISS, e anche i risultati sulla Mir non sono stati molto alti”, ha detto nell’intervista.
Solovyov ha affermato che il finanziamento e l’orientamento fisso della Stazione Spaziale Internazionale “non è sempre conveniente per una serie di esperimenti sull’osservazione della Terra e dello spazio”. Ha anche aggiunto che alcuni esperimenti ad alta energia nella scienza dei materiali, ad esempio, non possono essere eseguiti a causa della “mancanza di risorse energetiche disponibili”.
Le criticità progettuali della stazione spaziale della Russia
Non è chiaro in che modo la nuova stazione spaziale supererebbe i problemi elencati dal direttore di volo. Un enorme spunto di riflessione è che nei piani di Roscosmos si preferirebbe che gli umani facessero solo escursioni occasionali nel nuovo complesso. “Abbeverare, nutrire, vestire, fornire ossigeno e acqua all’equipaggio è piuttosto costoso. Inoltre, i voli parzialmente al di fuori della magnetosfera terrestre aumentano la dose di radiazioni agli astronauti, il che riduce in qualche modo la durata consentita dei voli”, ha affermato Solovyov.
I cosmonauti avranno probabilmente il compito di visitare ROSS solo per un paio di mesi durante l’anno per aiutare gli scienziati russi con i loro esperimenti, che secondo Solovyov includeranno la fisica dei raggi cosmici, la tecnologia spaziale e la scienza dei materiali spaziali, comprese le nanotecnologie. Guardando al futuro, Solovyov ha suggerito che ROSS potrebbe essere utilizzato come stazione di passaggio per aiutare i cosmonauti a prepararsi per i viaggi verso la Luna o Marte, ma non ha suggerito una linea temporale per questi viaggi nello spazio profondo.
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