Di recente, il rover Perseverance della NASA si è preso una pausa dalla sua spedizione alpinistica su Marte per esplorare i suoi vecchi territori. La sonda Perseverance, è atterrata sul fondo del cratere Jezero, largo 45 chilometri, nel febbraio 2021 per cercare tracce di vita passata su Marte e raccogliere decine di campioni da riportare sulla Terra in futuro. Perseverance ha terminato il suo lavoro nelle pianure ed ora sta scalando il bordo occidentale del cratere per esplorare nuovi e disparati paesaggi.
Il mosaico fotografico
Verso la fine del mese scorso, tuttavia, il rover si è fermato per ammirare la grandiosa vista di Jezero, e per condividere quella vista con noi. I membri del team della missione hanno unito insieme 44 foto scattate dalla sonda il 27 settembre, creando un mosaico che raffigura molti dei punti di riferimento esplorati dal rover.
“L’immagine non mostra solo il nostro passato e presente, ma mostra anche la sfida più grande per arrivare dove vogliamo essere in futuro”, ha affermato in una dichiarazione (rif.) di lunedì scorso Rick Welch del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA vice responsabile del progetto Perseverance. “Se si guarda il lato destro del mosaico, si comincia a farsi un’idea di cosa stiamo affrontando”, ha aggiunto. “Marte non voleva rendere facile per nessuno raggiungere la cima di questa cresta”.
Perseverance ha iniziato la scalata a metà agosto. Ha scattato le foto in evidenza quando era circa a metà del bordo occidentale, vicino a un punto che il team della missione chiama Faraway Rock. Tuttavia, si prevede che il rover raggiunga la cresta del bordo ad inizio dicembre, perché il percorso è piuttosto duro. La cresta a cui Welch ha fatto riferimento ha una pendenza di circa 20 gradi, hanno detto i funzionari della NASA. È anche scivolosa, con sabbia e polvere sciolte su una crosta fragile.
La scelta del percorso
“I rover su Marte hanno percorso terreni più ripidi e più scivolosi, ma questa è la prima volta che si devono gestire entrambe le situazioni”, ha affermato nella stessa dichiarazione Camden Miller uno dei piloti della missione. “Per ogni due passi avanti compiuti da Perseverance, noi ne facevamo almeno uno indietro”, ha aggiunto Miller, che è stato anche pilota del rover Curiosity, atterrato nel cratere Gale di Marte nel 2012 e che è ancora in piena attività. “I progettisti del rover hanno visto che si stava delineando una lunga e dura fatica, quindi ci siamo riuniti per pensare ad alcune opzioni”.
Tali opzioni includevano la guida in retromarcia della Perseverance a sei ruote, un approccio trasversale con molti tornanti e il mantenersi vicino ai bordi settentrionali del pendio, che potrebbero avere rocce più grandi sepolte nel sottosuolo, che migliorano la trazione. Tutte e tre queste strategie hanno avuto un certo impatto, ma il metodo del bordo settentrionale sembra quello che ha offerto il miglior rapporto qualità-prezzo.
“Questo è il piano attuale, ma potremmo dover cambiare le cose più avanti”, ha detto Miller. “Nessuna missione di rover su Marte ha mai provato a scalare una montagna così grande così velocemente. Il team scientifico vuole arrivare in cima al bordo del cratere il prima possibile per via delle opportunità scientifiche che ci sono lassù. Sta a noi progettisti di rover trovare un modo per farcela”.
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