In astronomia, con il termine Afelio è indicato il punto di massima distanza di un corpo celeste del Sistema Solare (pianeta, asteroide, cometa, satellite artificiale, ecc.) dal Sole. Il termine deriva dal greco antico aphélion, composto da apó, “lontano” e ήλιος, élios, “sole”. A seconda dell’eccentricità dell’orbita, la massima distanza corpo-sole e quella minima, possono essere più o meno differenti dalla distanza media.
Se prendiamo in considerazione la Terra, questa percorre come gli altri pianeti, un’orbita ellittica attorno al Sole, che occupa uno dei due fuochi, ed in senso antiorario, se osservato dal Polo Nord celeste. La Terra raggiunge l’Afelio, che corrisponde alla distanza di 1.0167 AU, nei primi giorni di Luglio. Bisogna però tenere ben presente che l’alternarsi delle stagioni non è dovuto al variare della distanza dal Sole. Infatti nell’emisfero nord (Boreale) del pianeta la stagione calda (Estate) coincide con il periodo di massima distanza dal Sole. Il nostro pianeta impiega un anno per compiere una Rivoluzione, quindi si allontana alla sua massima distanza dal Sole all’incirca lo stesso giorno ogni anno. Nel 2022, questo cade il 4 luglio.
Per analogia, viene così chiamato anche l’analogo punto di massima distanza per un pianeta o una stella orbitanti attorno a una stella diversa dal Sole, anche se in tal caso si dovrebbe usare il termine Apoastro, la contrario nel punto più lontano Periastro. Nel caso di un corpo orbitante attorno alla Terra (come la Luna), invece la terminologia corretta è Apogeo. Perigeo, al contrario indica il punto più lontano dell’orbita del corpo celeste dalla Terra.
Il punto di minima distanza è invece chiamato Perielio. La linea immaginaria che unisce afelio e perielio è detta linea degli Apsidi. La posizione angolare dell’afelio sull’orbita dei vari pianeti è quasi fissa. Si sposta molto lentamente (decine o centinaia di secondi d’arco al secolo), a causa dell’interazione gravitazionale con gli altri pianeti. Questo effetto si chiama precessione del perielio.
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