Nuove ricerche suggeriscono che potrebbe un nono pianeta nel Sitema Solare. Probabilmente un gemello della Terra sepolto nelle profondità dei rifiuti ghiacciati della Cintura di Kuiper oltre Nettuno. Queste congetturehanno origine da una difficoltà. Gli astronomi faticano a spiegare le proprietà degli oggetti “transnettuniani” (TNO). Quest’ultimi sono piccoli corpi ghiacciati che orbitano attorno al Sole oltre l’orbita di Nettuno. Le loro orbite hanno una distanze superiori a 30 unità astronomiche (UA).
Gli strani transnettuniani
I TNO rappresentano i frammenti rimanenti della formazione del Sistema solare. Questi oggetti si sono riversati ai bordi esterni durante i caotici primi anni della creazione planetaria. Estremamente difficili da scoprire e mappare oggetti così piccoli, distanti e deboli, i TNO conosciuti, hanno strane proprietà che sfidano le spiegazioni logiche.
Innanzitutto, circa il 10% di tutti i TNO sono “distaccati”, non hanno alcuna relazione orbitale con Nettuno. Nonostante Nettuno è il più piccolo dei pianeti giganti, la sua forza gravitazionale è dominante nel Sistema solare esterno. Per tale ragione è strano che così tanti TNO non abbiano un movimento influenzato dall’ottavo pianeta. I modelli di formazione del sistema solare odierni, prevedono che dovrebbero rimanere molti meno TNO distaccati.
In secondo luogo, esiste una vasta popolazione di TNO che hanno inclinazioni orbitali molto elevate. Orbitano attorno al Sole con un angolo maggiore di 45 gradi. Ancora una volta, i modelli della formazione del sistema solare hanno difficoltà a posizionare così tanti oggetti su orbite così estremamente angolate.
Successivamente, ci sono alcuni TNO con orbite molto grandi conosciute come “estreme”. L’esempio più famoso di questi è Sedna, un pianeta minore il cui Perielio è di circa 76 UA e oltre 900 UA l’Afelio. Orbite estreme come questa richiedono spinte gravitazionali, che non spiegali dai giganti gassosi del Sistema Solare.
Il nono pianeta del Sistema Solare ?
Una teoria coerente del sistema solare esterno deve essere in grado di spiegare tutte queste osservazioni discordanti. Una coppia di ricercatori, riportando i loro risultati in un articolo su The Astronomical Journal, hanno trovato un’interessante risposta (rif.).In passato, fu proposta la presenza di un enorme pianeta estremamente distante a centinaia di UA.
Tuttavia, queste ipotesi si basavano principalmente sul comportamento di una manciata di TNO. Il problema è che la presenza di un pianeta enorme, che rivaleggia con Nettuno, confonde ancora di più le idee e le possibile risposte. Nel nuovo studio, invece, i ricercatori hanno eseguito centinaia di simulazioni della formazione del sistema solare.
Il sistema primordiale probabilmente produceva da 10 a 100 pianeti con almeno la massa della Terra oltre l’orbita di Nettuno. La maggior parte di questi pianeti furono espulsi del tutto dal sistema solare dall’influenze gravitazionali dei pianeti rimanenti.
A caccia del pianeta misterioso
I ricercatori hanno scoperto che un singolo pianeta delle dimensioni della Terra, con un peso compreso tra 1,5 e tre volte la massa terrestre, potrebbe nascondersi nel sistema solare esterno. Con un’orbita compresa tra 250 e 500 UA sarebbe saldamente all’interno della fascia di Kuiper.
Questo ipotetico grande pianeta, se posto su un’orbita con un’inclinazione di 45 gradi, potrebbe spiegare il noto comportamento collettivo dei TNO. Tuttavia, non ci sono prove dell’esistenza di questo pianeta delle dimensioni della Terra o di altri nuovi pianeti proposti nella fascia di Kuiper. Finora, tutto quello che sappiamo è la strana danza orbitale dei TNO. Questa è però un’ipotesi intrigante e uno dei modi migliori per spiegare tutte le prove disponibili.
Il prossimo passo per i ricercatori è quello di sviluppare modelli più dettagliati in modo da poter iniziare a prevedere dove potrebbe trovarsi questo pianeta di massa terrestre nella sua orbita e elaborare piani per una campagna di osservazione per andarlo a caccia.
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