La NASA potrebbe aver scoperto una possibile biosignature su Marte, ma sarà la Cina a riportare per prima sulla Terra i campioni decisivi? Il tema centrale è ora la Mars Sample Return, la missione chiave per comprendere se sul Pianeta Rosso sia mai esistita la vita. Il 10 settembre, il team del rover Perseverance ha annunciato di aver individuato tracce potenzialmente biologiche in frammenti di una roccia chiamata “Cheyava Falls”, nel cratere Jezero. Si tratta di una possibile biosignature, ma, come precisato dagli scienziati, la scoperta non è ancora definitiva. Per capire se i minerali osservati derivino da attività microbica o da un processo abiotico, sarà necessario analizzare i campioni raccolti sulla Terra.
Perseverance e la missione Mars Sample Return
Tra i campioni prelevati da Perseverance, uno dei più importanti è “Sapphire Canyon”, un nucleo roccioso conservato in un tubo grande quanto un sigaro. Tali tubi sono stati progettati per essere riportati sulla Terra nell’ambito della Mars Sample Return, una delle più complesse missioni mai pianificate dalla NASA. Tuttavia, il programma è oggi in difficoltà.
Ritardi, costi fuori controllo e incertezze politiche ne minacciano la realizzazione. Nella proposta di bilancio federale 2026 dell’amministrazione Donald Trump, il finanziamento della NASA verrebbe drasticamente ridotto, mettendo di fatto la Mars Sample Return in una situazione di stallo. Mentre il progetto americano rallenta, la Cina si prepara a compiere un passo storico con la missione Tianwen 3, che punta a riportare i primi campioni marziani sulla Terra.
La missione Tianwen 3 dell’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) prevede il lancio nel 2028 e il ritorno dei campioni nel 2031. Il sito di atterraggio non è ancora stato scelto, ma tra le opzioni possibili potrebbe esserci proprio Jezero Crater, dove Perseverance ha raccolto Sapphire Canyon. Il piano della CNSA prevede di raccogliere circa 500 grammi di materiale con trapani, palette e un piccolo drone. Tuttavia, le possibilità di scelta dipenderanno da vincoli ingegneristici e atmosferici, che limitano notevolmente le aree di atterraggio.
Vincoli tecnici e altitudine di atterraggio
Un articolo pubblicato su Nature da ricercatori coinvolti nel progetto spiega che Tianwen 3 potrà atterrare solo tra i 17° e i 30° di latitudine Nord. Il cratere Jezero, situato a 18° Nord, rispetta questo requisito, ma non quello altimetrico. Il fondo di Jezero si trova a circa 2.600 metri sotto il livello “marino” marziano, mentre Tianwen 3 richiede un’altitudine di almeno 3.000 metri sotto tale livello. Questa necessità deriva dal bisogno di una maggiore densità atmosferica per rallentare la discesa in sicurezza.
La NASA, grazie a decenni di esperienza con sistemi di atterraggio di precisione, può invece mirare a siti più elevati e scientificamente interessanti, come dimostrato dalle missioni Curiosity e Perseverance, elementi fondamentali del programma Mars Sample Return. La precisione di atterraggio si misura con la cosiddetta ellisse di atterraggio, ovvero l’area all’interno della quale il veicolo può toccare il suolo. Le missioni NASA vantano un’ellisse di appena 7 per 6 chilometri.
La Cina, che ha ottenuto il suo primo successo su Marte nel 2021 con il rover Zhurong della missione Tianwen 1. Atterrato nella regione di Utopia Planitia utilizzerà per Tianwen 3 una tecnologia simile, ma con un’ellisse più ampia: 50 per 20 chilometri. Questo riduce la precisione e rende più difficile colpire aree scientificamente mirate come quella dove Perseverance ha trovato Sapphire Canyon.
Verso una nuova corsa marziana
Anche se Tianwen 3 non potrà raggiungere gli stessi siti della NASA, le scoperte di Perseverance potranno orientare la scelta dei cinesi verso zone argillose o antichi letti fluviali, simili a quelli che hanno ospitato Sapphire Canyon. Nel frattempo, la NASA valuta strategie alternative per recuperare i campioni già raccolti da Perseverance, a condizione che vi siano fondi e volontà politica per rilanciare la Mars Sample Return. Se gli Stati Uniti riusciranno a far ripartire il progetto, o se la Cina arriverà prima con Tianwen 3, il risultato sarà comunque epocale: riportare sulla Terra materiale marziano e verificare una volta per tutte se il Pianeta Rosso abbia mai ospitato la vita.
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