Gli astronomi, utilizzando il James Webb Space Telescope (JWST) della NASA, hanno individuato un elemento estremamente raro. Il tellurio, è stato scoperto da JWST, nei resti di una kilonova a circa 1 miliardo di anni luce di distanza dalla Terra. Questo risultato potrebbero aiutare i ricercatori a comprendere meglio le condizioni in cui vengono creati gli elementi chimici nell’universo.
La doppia esplosione
“Dmitri Mendeleev ideò la tavola periodica degli elementi 150 anni fa. Ora possiamo iniziare a riempire quegli ultimi spazi vuoti lì di dove tutto è stato creato”, ha affermato l’autore principale dello studio (rif.) Andrew Levan in una nota (rif.). Gli scienziati sospettano che l’elemento sia nato da due stelle di neutroni ora fuse.
Entrambe erano delle stelle massicce, bloccate gravitazionalmente nella loro galassia natale. Quando una delle due ha raggiunto la fine della sua vita è esplosa come una supernova. In queta violenta esplosione la stella è schizzata fuori dalla sua galassia ed è atterrata a 120.000 anni luce di distanza. Successivamente la seconda stella ha seguito l’esempio.
Nonostante siano state espulse dalla loro galassia, il duo di stelle di neutroni ha continuato a essere legato gravitazionalmente. Questo ha portato dopo molte centinaia di milioni di anni alla fusione in un unico corpo. L’abbiamo letteralmente visto accadere il 7 marzo di quest’anno.
Il bagliore di raggi gamma
“Questo tipo di esplosione è molto rapida e anche il materiale nell’esplosione si espande rapidamente”, ha affermato il coautore dello studio Om Sharan Salafia dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera in Italia. La violenta fusione cosmica, nota come kilonova GRB 230307A, ha generato un lampo di raggi gamma osservato dagli scienziati il 7 marzo.
Questo è il secondo raggio gamma più luminoso mai registrato da quando è iniziata la ricerca di questi fenomeni 50 anni fa. Il bagliore è stato notato per la prima volta dall’osservatorio spaziale Fermi della NASA. Il fenomeno ed è durato un record di 200 secondi. Lampi simili provenienti da precedenti fusioni stellari si sono diffusi in soli due secondi.
Fermi, JWST e l’Osservatorio Neil Gehrels Swift, hanno osservato il lampo luminoso e hanno lavorato per individuarne la fonte, secondo la dichiarazione. Le osservazioni del JWST hanno contribuito a identificare il tellurio nella nube di materiale che circondava la kilonova, segnando un’altra pietra miliare nella sua missione storica.
“Webb fornisce una spinta fenomenale e potrebbe trovare elementi ancora più pesanti”, ha affermato il coautore dello studio Ben Gomper. “L’osservatorio ha sicuramente aperto un nuovo filone esplorativo. Le sue enormi capacità trasformeranno definitivamente la nostra comprensione dell’universo”.
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