Una nuova galassia ZF-UDS-7329 scoperta del telescopio James Webb minaccia seriamente le attuali leggi della cosmologia

James Webb minaccia di sconvolgere la cosmologia

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Il nuovo telescopio spaziale della NASA ha trovato una galassia nell’universo primordiale così massiccia che non dovrebbe esistere. Il James Webb Space Telescope (JWST) sfida il modello standard della cosmologia e minaccia di sconvolgere totalmente la nostra conoscenza astronomica. La galassia, chiamata ZF-UDS-7329, contiene più stelle della Via Lattea, nonostante si sia formata solo 800 milioni di anni fa dopo il Big Bang. Queste stelle sono nate senza che la materia oscura ne abbia favorito la formazione, contrariamente a quanto suggerisce il modello standard di formazione delle galassie.

Fenomeno ancora inspiegabile

Come sia potuto accadere non è chiaro. Ma proprio come le precedenti scoperte di James Webb di altre galassie inspiegabilmente massicce, minaccia di ribaltare la nostra comprensione di come si è formata la materia prima nell’universo. I ricercatori hanno pubblicato i loro risultati il ​​14 febbraio sulla rivista Nature (rif.). “Osservare con il James Webb queste galassie estremamente massicce nell’universo primordiale minaccia il modello standard di cosmologia”, ha detto in una dichiarazione la coautrice dello studio Claudia Lagos (rif.). La ragione è perché la materia oscura, componente necessarie per tenere insieme le prime galassie, non ha ancora avuto il tempo di formarsi nell’universo primordiale.

Studiando gli spettri della luce proveniente dalle stelle di questa galassia distante, i ricercatori hanno scoperto che sono nate circa 13 miliardi di anni fa. Gli astronomi non sono sicuri di quando i primissimi globuli di stelle iniziarono ad aggregarsi nelle galassie che vediamo oggi. I cosmologi avevano precedentemente stimato che il processo fosse iniziato lentamente entro le prime centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang.

Le teorie attuali suggeriscono che gli aloni di materia oscura si siano combinati con il gas per formare le prime galassie. Dopo 1-2 miliardi di anni di vita dell’universo, le prime proto-galassie raggiunsero l’adolescenza formando le galassie nane. Queste iniziarono successivamente a divorarsi a vicenda per diventare galassie grandi come la nostra.

Servono ulteriori prove

La nuova scoperta ha completamente confuso questa visione. Non solo la galassia si è cristallizzata senza la necessaria quantità di materia oscura, ma dopo un intensa formazione stellare è diventata improvvisamente quiescente. Significa che la sua formazione stellare è cessata. “Questo allarga i confini della nostra attuale comprensione di come le galassie si formano ed evolvono”, ha dichiarato il coautore dello studio, l’astronomo Themiya Nanayakkara

“La domanda chiave ora è come si siano formate rapidamente nelle prime fasi dell’universo. Ma anche quali misteriosi meccanismi hanno bloccato la formazione stellare all’improvviso, quando il resto delle galassie sono in piena attivata“. Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di cercare altre galassie come questa. Se ne trovassero altre, tutte queste prove potrebbero contraddire seriamente le idee precedenti su come si sono formate le galassie.

Stefano Gallotta

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