Il 4 dicembre, la sonda spaziale della NASA, Psyche ha finalmente aperto gli occhi sull’universo rilasciando le prime immagini. Dal lancio del 13 ottobre su il razzo Falcon Heavy di SpaceX, Psyche ha viaggiato nel cosmo nell’oscurità, poiché gli scienziati dovevano accendere le telecamere del velivolo ad ala solare.
Attualmente è in viaggio per studiare l’asteroide da cui prende il nome, 16 Psyche, che si trova da qualche parte tra i pianeti Marte e Giove. Questa sperduta roccia spaziale è di grande interesse per i ricercatori planetari. Si ritiene infatti che sia composta quasi interamente di metallo ed in particolare di ferro e nichel.
16 Psyche come il nucleo della Terra
Il ferro e nichel sono i metalli trovati nel nucleo della Terra. Questo significa che, in un certo senso, 16 Psyche ci offre un metodo indiretto per analizzare il centro del nostro pianeta. Il 5 dicembre, il team della missione ha annunciato che, lo strumento di imaging della navicella spaziale Psyche ha ufficialmente scattato la sua prima foto spaziale.
Quello mostrato in foto è un mosaico di dati grezzi raccolti dalla sonda il 4 dicembre, che mostrano una diffusione di stelle visibili dal punto di vista di Psyche. Dati grezzi significa che il rumore di fondo nell’immagine, segnali luminosi estranei, non è stato eliminato. Il team ha affermato che lavorerà sulla messa a punto nei giorni a venire.
Come la maggior parte delle immagini fondamentali ottenute da una sonda, questa è meravigliosamente chiamata la prima luce di Psyche. “Queste immagini iniziali sono solo un apripista”, ha detto in una dichiarazione (rif.) Jim Bell responsabile dello strumento Psyche imager. “Per il team che ha progettato e gestisce questo sofisticato strumento, la prima luce è un’emozione”.
Gli strumenti a bordo di Psyche
Il team utilizzerà immagini stellari come queste per testare come funziona l’imager della sonda Psyche in preparazione per il 2026. La navicella spaziale effettuerà un sorvolo di Marte e, si spera, scatterà alcune splendide viste del Pianeta Rosso. “E finalmente, nel 2029 avremo le immagini più emozionanti del nostro asteroide bersaglio Psyche. Non vediamo l’ora di condividere tutte queste immagini con il pubblico”, ha detto Bell.
Il ritratto consiste in realtà di un totale di 68 immagini separate, che incapsulano tutte corpi nella costellazione dei Pesci, lì dove le telecamere puntavano nell’accensione. Inoltre, il campo visivo, dice il team, è largo circa 8 gradi e alto 3,5 gradi. Delle due fotocamere, chiamate Imager A e Imager B. A ha preso la metà sinistra del mosaico mentre B ha preso la metà destra.
Prendendo immagini come questa e calibrandole, il team di Psyche, desidera calibrare la navicella spaziale con le giuste impostazioni prima dell’acquisizione delle immagini dell’asteroide. Dopo aver eseguito l’imaging di 16 Psyche, gli scienziati costruiranno mappe 3D con lunghezze d’onda sia visibili che invisibili emanate dall’oggetto.
Inoltre la sonda Psyche possiede l’innovativo dispositivo DSOC (Deep Space Optical Communications) ha inviato un segnale laser alla Terra da una distanza di 15 milioni di km. Ora, il team sta guardando alla settimana dell’11 dicembre, quando anche i sensori di rilevamento dei neutroni dello strumento, destinati ad analizzare la composizione chimica di 16 Psyche si attiveranno per la prima volta.
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