In provincia di Taranto, esiste l’unica infrastruttura italiana riconosciuta per i voli suborbitali ed i voli spaziali: lo spazioporto di Grottaglie. L’obiettivo strategico nazionale è avviarlo alla piena operatività entro la fine dell’anno. L’Ente nazionale aviazione civile, insieme ad Aeroporti di Puglia (AdP), la società della Regione Puglia che gestisce gli scali), è il soggetto guida dell’intera operazione strategica.
“Affidiamo il progetto entro l’anno e puntiamo a tutto l’anno successivo per realizzarlo. Oltre allo spazioporto Grottaglie sarà il laboratorio del trasporto aereo del futuro e come Enac insedieremo nell’aeroporto una nostra struttura che si occuperà dai droni ai cubesat” afferma Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac.
La storia del progetto Spazioporto Grottaglie
Il primo passo di questo avveniristico progetto è stato compiuto circa otto anni fa. Nel Luglio del 2014 il direttore generale dell’Enac riqualificò Grottaglie a piattaforma logistica integrata per l’attività di ricerca, sperimentazione e test di prodotti aeronautici. Successivamente a Maggio 2018 arrivò il via libera dal Ministero delle Infrastrutture che assegnava al sito il ruolo di spazioporto nazionale per lo sviluppo sostenibile del settore dei voli suborbitali.
A luglio scorso, la firma del protocollo di intesa tra Regione Puglia, AdP ed Enac per la costituzione del soggetto giuridico Criptaliae Spaceport. “Abbiamo costituito l’associazione tra Enac e AdP che poi diventerà fondazione. Io ne sarò il presidente, mentre Antonio Maria Vasile, che è il presidente di AdP ne è il il tesoriere. Abbiamo invitato a farne parte anche Enav, l’Ente nazionale di assistenza al volo. Rappresentanti dello Stato maggiore dell’Aeronautica Militare saranno nel board, mentre la presidenza tecnico-scientifica andrà alla presidenza dei Distretti tecnico-nazionali. Nell’associazione vogliamo coinvolgere anche grandi imprese, da Ita ad Airbus” ha prontamente sottolineato Di Palma.
Più nel dettaglio il bando per il team di progetto riguardante l’intero insediamento, quota 1,8 milioni, lo lancia Adp ed è approvato dall’Enac. La realizzazione dell’ intera infrastruttura dovrebbe costare circa 150 milioni, costruita attraverso lotti funzionali, probabilmente da 50 milioni ciascuno. Le prime risorse per cominciare i lavori sono già stati stanziati. Sono 50 i milioni messi a bilancio da Enac cui si aggiungono altri 20 milioni destinati alla ricerca. “Peraltro, il protocollo firmato a luglio scorso ha anche finalità di supporto alla programmazione nazionale e regionale anche per individuare le risorse finanziarie necessarie” ha aggiunto Di Palma.
La Space economy
Col piano investimenti 2019-2022, AdP ha già effettuato nell’aeroporto lavori di ristrutturazione e ampliamento per 11 milioni ed ha già programmato ulteriori lavori per altri 11 milioni. In realtà questi investimenti sono mirati a lavori aeroportuali, considerata anche la prospettiva di scalo cargo. Le agenzie in realtà non pensano solo ad un’infrastruttura per i voli suborbitali.
Spazio e aerospazio sono due settori fondamentali e strategici per l’interesse dell’Italia. Il fulcro del progetto ha per obiettivo primario la promozione della Space Economy, che consentirà la creazione di un polo tecnologico integrato con importanti ricadute occupazionali ed economiche. In questo direzione, la Regione Puglia ha già lanciato un bando da 11 milioni per lo sviluppo di attività di ricerca e attrazione di insediamenti produttivi con sede a Grottaglie.
Lo sguardo di Enac è ovviamente rivolto a quanto accade all’estero. “Faremo tappa in New Mexico da dove è partito ed atterrato il primo volo suborbitale nel 2021 di Richard Branson con la sua compagnia Virgin Galactic“ aggiunge Di Palma. Il progetto dello spazioporto di Grottaglie sarà presentato alla sessione di Montreal dell’ICAO (Organizzazione internazionale per l’aviazione civile). E sempre in sede ICAO, sono programmati degli incontri bilaterali al fine di far entrare Grottaglie in un network internazionale. “Il regolamento per l’infrastruttura è stato fatto da noi, si tratta ora di definire le procedure per l’atterraggio e il decollo sapendo che queste sono anche diverse tra i vettori che si occupano di voli suborbitali” ha concluso il presidente Enac.
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