Un nuovo veicolo spaziale privato promette di rivoluzionare la logistica orbitale, offrendo al sistema militare statunitense la possibilità di trasportare rifornimenti strategici ovunque nel mondo in tempi record. Il 1° ottobre, la compagnia californiana Inversion ha presentato Arc, un veicolo progettato come magazzino orbitante e sistema di consegna ultraveloce per materiali essenziali in missioni critiche. L’obiettivo è molto ambizioso: far arrivare i carichi in qualsiasi punto del pianeta in meno di un’ora.
Una nuova visione logistica spaziale
“Con un’enorme capacità di manovra per coprire grandi distanze durante il rientro e un’elevata manovrabilità in ogni fase del volo, Arc offre una capacità di trasporto che non è mai esistita prima”, ha dichiarato in un comunicato Justin Fiaschetti, CEO e cofondatore di Inversion. “Immaginiamo un futuro in cui migliaia di veicoli Arc formeranno una rete logistica capace di offrire portata trasformativa, resilienza e deterrenza per gli Stati Uniti e i loro alleati”.
Le parole di Fiaschetti rispecchiano le ambizioni della società. Arc è un veicolo spaziale riutilizzabile e completamente autonomo, lungo circa 2,4 metri e largo 1,2. Secondo il sito ufficiale dell’azienda, il veicolo, progettato per effettuare atterraggi di precisione assistiti da paracadute, permetterà di sfruttare lo spazio come un nuovo dominio logistico, garantendo “velocità senza precedenti e accesso globale”.
Ma le potenzialità di Arc non si limitano alla logistica orbitale. Inversion sottolinea che il veicolo è in grado di muoversi a oltre 20 volte la velocità del suono, rendendolo anche un banco di prova ideale per lo sviluppo di tecnologie ipersoniche, un settore di crescente interesse per la difesa e la ricerca aerospaziale.
Il primo volo di Arc nel 2026
Sebbene Arc non abbia ancora raggiunto lo spazio, Inversion ha già condotto test con un predecessore tecnologico. Il dimostratore Ray ha viaggiato in orbita lo scorso gennaio a bordo della missione Transporter 12 di SpaceX. Ray non è riuscito a rientrare nell’atmosfera terrestre a causa di un problema al sistema di propulsione, ma la società ha comunque definito il test un successo, poiché ha confermato il funzionamento di diverse tecnologie chiave in orbita.
Quel risultato ha spianato la strada ad Arc, che secondo i piani dell’azienda sarà pronto al debutto orbitale a breve. “Il nostro team è in programma per il primo volo di Arc nel 2026”, ha affermato Austin Briggs, cofondatore e direttore tecnico di Inversion.
Briggs ha aggiunto: “Abbiamo già costruito un’unità di sviluppo a grandezza naturale della struttura principale, completato il primo profilo di missione ed effettuato decine di test di caduta per perfezionare gli atterraggi di precisione”. Inoltre, “abbiamo completato la modellazione aerodinamica avanzata, la progettazione dettagliata dei componenti e collaborato con la NASA su un sistema di protezione termica di nuova generazione, concepito per i rientri più estremi. Ogni traguardo avvicina Arc alla piena maturità di volo, e il ritmo dei progressi continua ad accelerare“.
Un settore in continua espansione
Il settore della logistica orbitale non è tuttavia monopolio di Inversion. Anche altre realtà private statunitensi stanno esplorando la possibilità di utilizzare lo spazio per il trasporto e la produzione di materiali. Tra queste, la californiana Varda Space, che ha già lanciato quattro capsule, pensate come mini-fabbriche per la produzione di farmaci e altri materiali avanzati in microgravità, e ne ha riportate con successo tre sulla Terra. Un’altra azienda, Outpost, persegue obiettivi simili sviluppando “contenitori di spedizione orbitali riutilizzabili” in grado di consegnare carichi in qualsiasi parte del mondo in meno di 90 minuti.
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