La NASA è preoccupata per i ritardi della SpaceX con la Starship. C’è il rischio che il veicolo spaziale non sia pronto per il trasporto degli astronauti sulla superficie della Luna per la fine del 2025, come attualmente programmato. Nel 2021, l’agenzia ha selezionato Starship, come primo lander lunare con equipaggio per il suo programma Artemis di esplorazione lunare.
L’astronave dovrebbe fare atterrare gli astronauti al polo sud lunare ricco di ghiaccio nella missione Artemis 3. Sarà il primo ritorno dell’umanità sulla Luna dalla fine del programma Apollo nel 1972. La missione Artemis 3 è attualmente destinata a decollare nel Dicembre 2025. Ma è improbabile che la SpaceX sarà in grado di rispettare la tempistica, hanno detto i funzionari della NASA.
Le difficoltà di SpaceX
“Dicembre 2025 è la nostra attuale data programmata. Ma con le difficoltà ed i ritardi accumulati da SpaceX, penso che la NASA sia davvero preoccupata”, ha detto mercoledì 7 giugno Jim Free, amministratore dell’agenzia durante una riunione. “Credo, sia più probabile pensare ad un lancio nel ’26”, ha aggiunto.
Starship è stata lanciata per la prima volta in assoluto lo scorso aprile. Il test è avvenuto nei cieli sopra il sud del Texas nella prima missione di prova. Il volo mirava a inviare lo stadio superiore dell’astronave per un giro intorno alla Terra, concludendosi con un ammaraggio oceanico vicino alle Hawaii.
Ma i due stadi del veicolo non sono riusciti a separarsi come previsto. SpaceX ha quindi ordinato la distruzione di Starship sul Golfo del Messico appena quattro minuti dopo il decollo. Non è chiaro quando la SpaceX ci riproverà di nuovo, considerati i diversi ostacoli sorti. I ritardi di SpaceX che irritano la NASA sono causati innanzitutto dalla Federal Aviation Administration (FAA) che ancora indaga sull’incidente del lancio. Inoltre a causa dell’esplosione in volo, una coalizione di ambientalisti ha citato in giudizio la FAA. Le associazioni sostengono che l’agenzia non ha valutato adeguatamente i danni che i lanci di astronavi potrebbero infliggere all’ecosistema circostante.
Servono maggiori test
La NASA spera in un ritorno ai test di volo quanto prima, affinché Artemis 3 abbia qualche possibilità di centrare l’obiettivo del 2025. Come ha fatto notare Free, SpaceX dovrà effettuare molti lanci della Starship, prima che il veicolo possa iniziare a trasportare gli astronauti. Per tale motivo SpaceX invierà un’astronave senza equipaggio sulla superficie lunare, per dimostrare la sicurezza e la prontezza del velivolo per il volo con equipaggio.
Il programma Artemis mira a stabilire una presenza umana permanente e sostenibile su e intorno la Luna entro la fine degli anni ’20. La NASA ritiene che le capacità e le conoscenze acquisite grazie a questo obiettivo aiuteranno l’agenzia a inviare astronauti su Marte alla fine degli anni ’30 o all’inizio degli anni ’40.
La prima missione Artemis è già decollata inviando la capsula Orion senza equipaggio in orbita lunare e ritorno lo scorso autunno. Artemis 2 dovrebbe lanciare gli astronauti intorno alla luna alla fine del 2024, sempre utilizzando Orion e il razzo Space Launch System (SLS) della NASA. Un ritardo di Artemis 3 al 2026 non rappresenterebbe un dramma. La missione è ambiziosa, ed impiegherà pezzi hardware spaziali di nuova concezione e altamente complessi.
I continui ritardi
A dire il vero, la data del dicembre 2025 è già un cambio rispetto all’obiettivo originale. Nel marzo 2019, l’amministrazione Trump aveva incaricato la NASA portare gli esseri umani sulla Luna entro 2024. Ma questa sequenza temporale è stata considerata eccessivamente aggressiva, come ha osservato un rapporto del novembre 2021 dell’Office of Inspector General (OIG) della NASA.
“L’obiettivo della NASA di far atterrare gli astronauti sul polo sud della luna alla fine del 2024 deve affrontare molteplici sfide significative tra cui gravi rischi tecnici. Con un programma di sviluppo irrealistico e livelli di finanziamento inferiori a quelli richiesti, la data del 2024 probabilmente slitterà al 2026”, hanno scritto gli autori del rapporto OIG.
La Starship non è l’unico veicolo privato che la NASA intende utilizzare come lander lunare con equipaggio. Il mese scorso, l’agenzia ha annunciato di aver selezionato Blue Origin. La compagnia di voli spaziali di Jeff Bezos, fornirà un secondo sistema di atterraggio umano nell’ambito del programma Artemis.
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