Una macchia solare, parzialmente nascosta dietro il lembo sud-est del Sole ha scatenato un potente brillamento solare di classe M 9.6, diretto verso la Terra. Sebbene la macchia solare non fosse rivolta verso il nostro pianeta, gli effetti dell’eruzione si sono fatti sentire. Le radiazioni risultanti hanno innescato un moderato blackout radio su parti del Nord America, America Centrale e Sud America secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA (rif.).
La classificazione dei brillamenti
A causa della rotazione del Sole, la macchia solare nascosta entrerà sarà visibile della Terra entro il fine settimana, direttamente di fronte a noi. I brillamenti solari sono causati quando l’energia magnetica si accumula nell’atmosfera solare e viene rilasciata in un’intensa esplosione di radiazione elettromagnetica.
Questi eventi sono classificati per dimensione in gruppi di lettere, con la classe X che è la più potente. Quelli di classe M sono 10 volte più deboli dei brillamenti di classe X. A seguire la classe C, la classe B e infine quelli di classe A che sono troppo deboli per influenzare significativamente la vita sulla Terra.
All’interno di ogni classe, i numeri da 1 a 10 denotano la forza relativa dell’evento. Il recente brillamento solare è arrivato a M9.6. Se fosse stato il 4% più luminoso sarebbe stato classificato di classe X. Secondo SpaceWeather.com, è probabile che si trattasse proprio di un brillamento di classe X parzialmente eclissato dal bordo del sole e quindi registrato solo come classe M.
Le conseguenze del brillamento
Sebbene fosse oscurato dietro il disco solare, il brillamento solare di classe M ha comunque causato estesi blackout radio a causa del forte impulso dei raggi X e delle radiazioni ultraviolette estreme inviate verso la Terra. Viaggiando alla velocità della luce, la radiazione ha raggiunto in nostro pianeta in otto minuti.
La radiazione ha ionizzato la termosfera, innescando blackout radio a onde corte sulla parte della Terra illuminata dal sole in quel momento. L’attività solare è in aumento come parte del ciclo solare 25, che gli scienziati prevedono raggiungerà il picco nel 2025.
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