Per la missione Artemis 2 i tecnici della NASA stanno unendo i moduli servizio della navicella Orion per il lancio del 2024

Artemis 2: Orion si unisce ai moduli di servizio

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La navicella spaziale Orion per la missione Artemis 2, destinata a volare con equipaggio intorno alla Luna nel 2024, ha visto gli astronauti ed i moduli di servizio riunirsi alla NASA il 19 ottobre. Da questo momento in poi verranno eseguiti una rigorosa serie di test per prepararla per il grande volo lunare.

“Il team alimenterà per la prima volta il modulo combinato, equipaggio e servizio”, hanno dichiarato i funzionari della NASA il 23 ottobre (rif.). “Una volta completati i test di accensione, Orion inizierà i test della camera di altitudine, che metteranno la navicella spaziale in condizioni il più vicino possibile all’ambiente che sperimenterà nel vuoto dello spazio profondo.”

I moduli di Orion

La navicella spaziale Orion comprende tre moduli. Il modulo di servizio dell’Agenzia spaziale europea (ESA) costruito da Airbus Defence and Space, che fornisce elettricità, propulsione, aria e acqua. Il modulo dell’equipaggio costruito dalla Lockheed Martin che ospiterà i quattro astronauti. Infine un adattatore che unisce i moduli di servizio e quelli dell’equipaggio e collega i loro sistemi elettrici, dati e di alimentazione.

Il modulo di servizio dell’ESA è arrivato al Kennedy Space Center della NASA nell’ottobre 2021. Da allora è stato sottoposto a test in vista del grande collegamento vicino alla piattaforma di lancio in Florida. “Due test importanti includono il test del ciclo termico, che ha valuta quanto il veicolo resisterà alle temperature e il test acustico in campo diretto (DFAT), che ha valutato quanto il veicolo resisterà alle vibrazioni durante il lancio”. I funzionari dell’ESA hanno rimarcato in una nota (rif.), l’importanza dell’unione, poiché i moduli realizzati negli Stati Uniti e in Europa, ora comunicano tra loro.

L’ESA ha progettato la parte del veicolo spaziale che fornisce aria, elettricità e propulsione. Il modulo di Servizio Europeo porterà la capsula Orion a destinazione e ritorno. Credit: NASA

I moduli dell’equipaggio e di servizio sono collegati in sei punti che circondano lo scudo termico del modulo dell’equipaggio, hanno aggiunto i funzionari dell’ESA. “I collegamenti dati, di alimentazione ed i tubi per i fluidi tra le sezioni sono disposti in modo da aggirare lo scudo termico”, hanno aggiunto.

La strada verso Artemis 2

Nel 2024, verranno raggiunti ulteriori traguardi di costruzione. Saranno aggiunti delle ali solari ed il riempimento dei serbatoi con propellente. A quel punto il collegamento dei moduli di servizio ed Orion sarà completato con il sistema di interruzione del lancio in caso di anomalia. Tutto questo sarà montato sul potente razzo Space Launch System (SLS) della NASA il giorno del lancio.

Prosegue l’addestramento degli astronauti per Artemis 2. A breve ci saranno le operazioni in orbita terrestre presso il Johnson Space Center della NASA, come l’addestramento con le telecamere per le operazioni geologiche. Inoltre arriveranno anche la formazione medica e un esercizio di recupero simulato per lo splashdown, hanno scritto i funzionari in una dichiarazione del 19 ottobre (rif.). 

I quattro astronauti a bordo di Artemis 2 includono il comandante della NASA Reid Wiseman, il pilota della NASA Victor Glover, la specialista di missione della NASA Christina Koch e lo specialista di missione dell’Agenzia spaziale canadese Jeremy Hansen. Il Canada fa parte degli Accordi Artemis, che coprono sia l’esplorazione della Luna che le norme pacifiche del lavoro nello spazio. Il paese contribuirà con il Canadarm3, un braccio robotico destinato a lavorare sulla futura stazione spaziale Lunar Gateway della NASA in orbita attorno alla Luna.

Chiara Rossi

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