Conclusa la prima missione simulata su Marte

E’ terminata la prima missione simulata su Marte della NASA, durata un anno. Il quartetto ha lasciato l’habitat sabato 6 luglio, tornando alla normale vita sulla Terra dopo ben 378 giorni. La missione, la prima della serie CHAPEA (Crew Health and Performance Exploration Analog), è iniziata nel 25 giugno 2023. Quel giorno quattro volontari vennero sigillati all’interno di un habitat simulato di Marte presso il Johnson Space Center (JSC) della NASA a Houston.

L’equipaggio della prima missione CHAPEA

I quattro volontari per la missione CHAPEA-1 erano Kelly Haston, Anca Selariu, Ross Brockwell e Nathan Jones. La loro casa per l’ultimo anno e passa è stata Mars Dune Alpha, un habitat stampato in 3D di 158 metri quadrati progettato per dare la sensazione di un avamposto isolato sul Pianeta Rosso. Le esperienze del quartetto su Mars Dune Alpha influenzeranno la pianificazione della NASA per le future missioni con equipaggio sul Pianeta Rosso. L’agenzia intende inviare astronauti su Marte tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40.

“Per più di un anno, l’equipaggio ha simulato le operazioni della missione su Marte. Coltivato e raccolto diverse verdure per integrare il cibo a lunga conservazione, ha effettuato la manutenzione delle proprie attrezzature e del proprio habitat. Ha operato sotto ulteriori fattori di stress che un equipaggio su Marte incontrerà, tra cui ritardi nelle comunicazioni con la Terra, limitazioni delle risorse e isolamento”, hanno scritto i funzionari della NASA nella descrizione della missione CHAPEA-1 (rif.).

La NASA ha celebrato l’uscita del quartetto con una cerimonia di bentornati a casa presso il JSC il 6 luglio. “La missione simulata su Marte CHAPEA-1 è stata un’esperienza unica. Ha riservato grandi sfide, gioie, dolori e tanto duro lavoro, il tutto condito anche da un bel po’ di divertimento”, ha affermato Haston, che ha comandato la missione, durante l’evento trasmesso in live streaming. “Sono onorata che un anno trascorso su Marte mi abbia avvicinata alle persone con cui ero e a quelle che ho lasciato a casa”, ha aggiunto.

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Sofia Bianchi

Sofia Bianchi, 27 anni, è un'architetta con una passione travolgente per l'astronomia. Con sede a Milano, è conosciuta per la sua capacità di integrare elementi spaziali nei suoi progetti architettonici, creando spazi unici che catturano la bellezza dell'universo. Fuori dal suo studio, trascorre le notti ad osservare le stelle, alimentando la sua curiosità cosmica e ispirandosi alla maestosità dell'infinito. Con il suo entusiasmo contagioso per entrambi i mondi, Sofia cerca costantemente di connettere l'arte e la scienza, lasciando un'impronta incantevole sia nella sfera dell'architettura che in quella dell'astronomia.