Una recente spedizione in Antartide ha scovato dei meteoriti sfruttando l'analisi satellitare ed un AI per circoscrivere la zona di ricerca

In una recente spedizione in Antartide, i ricercatori hanno scoperto cinque meteoriti perfettamente conservati che probabilmente si nascondevano sotto il ghiaccio da migliaia di anni. Tra questi uno dei meteoriti più pesanti mai scoperti nel continente. Le cinque rocce spaziali si sono schiantate contro il ghiaccio migliaia di anni fa. I meteoriti sono stati trovati sulla superficie della zona di ghiaccio blu di Nils Larsen vicino alla stazione Princess Elisabeth Antarctica di proprietà belga. 

Un meteorite di quasi 8 Kg

Dei cinque meteoriti, il pezzo forte era una roccia delle dimensioni di un melone che pesava ben 7,6 chilogrammi. Dei 45.000 meteoriti scoperti in Antartide, solo circa 100 sono stati pesanti come quest’ultimo.  “Le dimensioni non contano necessariamente quando si tratta di meteoriti, e anche minuscoli micrometeoriti possono essere incredibilmente preziosi dal punto di vista scientifico”, ha detto in un  comunicato stampa la scienziata della spedizione Maria Valdes, meteorista del Field Museum di Chicago . “Ma ovviamente, trovare un grosso meteorite come questo è raro e davvero eccitante.”

I meteoriti sono stati scovati all’inizio di gennaio, ma non si sono schiantati sulla Terra di recente. Le rocce spaziali sono state probabilmente sepolte nel ghiaccio per migliaia di anni e sono riemerse solo dopo che il movimento agitato dei ghiacciai le ha riportate in superficie. Ma poiché i meteoriti erano protetti dalle intemperie sotto il ghiaccio, le rocce sono perfettamente intatte. “Gli oggetti provengono dalla fascia degli asteroidi (situata tra le orbite di Marte e Giove) e probabilmente sono caduti nel ghiaccio antartico diverse decine di migliaia di anni fa”, ha dichiarato lo scienziato della spedizione Ryoga Maeda.

Una difficile ricerca

Normalmente, i ricercatori devono setacciare le calotte glaciali nella speranza di imbattersi in un meteorite. In questo caso gli scienziati sono stati in grado di restringere la loro ricerca grazie a uno studio pubblicato il 26 gennaio 2022 sulla rivista Science Advances (rif.). Utilizzando i dati satellitari e un AI sono state identificate le parti dell’Antartide dove è più probabile che i meteoriti vengano portata in superficie. Ed è proprio in uno di questi hot spot che sono stati scoperte queste rocce spaziali.

Ovviamente pur avendo una posizione specifica da cercare, è stato comunque necessario un duro lavoro per trovarli. “La realtà sul terreno è molto più difficile della bellezza delle immagini satellitari”, ha affermato lo scienziato capo della spedizione Vinciane Debaille, geochimico dell’Università di Bruxelles.

I campioni raccolti sono stati subito inviati al Royal Belgian Institute of Natural Sciences di Bruxelles per essere adeguatamente scongelati e analizzati. Ma ogni scienziato della spedizione ha anche prelevato campioni di potenziale polvere di meteoriti, che hanno raccolto intorno alle rocce spaziali cadute, per le proprie ricerche.

L’uso dei dati satellitari

La spedizione è stata la prima a cercare meteoriti in base agli hotspot evidenziati dallo studio satellitare del 2022. Il successo suggerisce che lo studio potrebbe essere utilizzato anche da altri ricercatori per recuperare ancora più frammenti di meteoriti congelati. Nello studio, i ricercatori hanno stimato che fino a 300.000 meteoriti potrebbero essere celati dalla superficie di ghiaccio. Questo significa che solo il 15% circa è stato recuperato fino ad oggi. 

Il team della spedizione spera che si possano trovare più meteoriti per aiutarci a conoscere meglio il nostro vicinato cosmico. “Lo studio dei meteoriti ci aiuta a capire meglio il nostro posto nell’universo”, ha detto Valdes. “Più grande è il campione di meteoriti che abbiamo, meglio possiamo capire il nostro sistema solare e meglio possiamo capire noi stessi”.

Stefano Gallotta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *