Il 26 agosto 2025, alle 23:30 GMT, dal sito Starbase di SpaceX in Texas è partito con successo Starship Flight 10. La decima missione di prova del più grande e potente razzo mai costruito dall’uomo. Secondo l’azienda di Elon Musk, il megavettore ha superato brillantemente il test. Il progetto si conferma come destinato a rivoluzionare l’accesso allo spazio e a concretizzare la prospettiva di una futura colonizzazione di Marte.
“La missione ha rappresentato un significativo passo avanti nello sviluppo del primo veicolo di lancio completamente riutilizzabile al mondo. Ogni obiettivo principale sia stato raggiunto, fornendo dati critici per informare i progetti della prossima generazione di Starship e Super Heavy”. La natura completamente e rapidamente riutilizzabile della coppia Super Heavy (il booster) e Ship (lo stadio superiore) è la chiave scelta su cui si basa la visione di Musk. Unire per la prima volta potenza senza precedenti e costi contenuti per rendere possibile l’insediamento umano su altri pianeti.
Le difficoltà dei voli precedenti
Il percorso non è stato lineare. Nei tre test precedenti del 2025 SpaceX aveva perso prematuramente lo stadio superiore. Durante i voli 7 e 8, Ship era esploso meno di dieci minuti dopo il decollo. Il volo 9 invece si era disintegrato al rientro nell’atmosfera terrestre. A giugno, un altro prototipo era stato distrutto in un’esplosione al banco di prova mentre si preparava per il Flight 10, costringendo l’azienda a predisporre rapidamente un nuovo veicolo.
Questa volta, invece, la missione è stata un successo. Ship ha resistito al viaggio nello spazio e al rientro, ammarando dolcemente nell’Oceano Indiano, al largo dell’Australia Occidentale, dopo 67 minuti di volo. Alcune parti della base del veicolo si sono staccate durante il rientro e dopo il contatto con l’acqua le due strutture sono esplose. Entrambi gli eventi erano stato preventivati ed in linea con gli obiettivi della prova.
Il successo di questo lancio di prova Starship Flight 10 è senza omra di dubbio dato da alcune scelte deliberate degli ingegneri. Per esempio molte piastrelle dello scudo termico erano state rimosse per scopi di ricerca. “Starship è stata in grado di raccogliere dati sulle prestazioni del suo scudo termico e della struttura mentre veniva intenzionalmente stressata per spingere al limite le capacità del veicolo”. Questo approccio ha permesso di valutare la resistenza dei materiali in condizioni più dure di quelle operative.
Nuovi traguardi tecnologici
Prima dello splashdown, la Ship ha centrato due obiettivi inediti. Ha rilasciato con successo otto falsi satelliti Starlink, dimostrando la capacità di trasporto e dispiegamento di carichi utili. Inoltre, ha riacceso brevemente uno dei suoi motori nello spazio. Una manovra necessaria per missioni future, testata finora solo un’altra volta in tutto il programma Starship.
Parallelamente, anche il booster Super Heavy ha dato prova di notevoli miglioramenti. Dopo la separazione dallo stadio superiore, ha seguito la traiettoria verso la zona di ammaraggio nel Golfo del Messico, riuscendo a completare la manovra di splashdown che nel volo 9 era fallita. Questa volta, infatti, il razzo è riuscito a gestire correttamente il rientro e l’accensione finale dei motori.
“Il booster è disceso e ha avviato con successo la sua accensione di atterraggio, disattivando intenzionalmente uno dei suoi tre motori centrali durante le fasi finali della manovra e utilizzando un motore di backup dell’anello centrale. Super Heavy è entrato in un hovering finale sopra l’acqua prima di spegnere i motori e ammarare”. La manovra controllata di engine knockout è stata studiata per incrementare la flessibilità operativa delle future versioni di Super Heavy, un elemento chiave per la riusabilità completa e sicura del sistema.
La filosofia del programma Starship
Come da 7 anni a questa parte, l’azienda SpaceX ha ribadito l’importanza di considerare ogni volo di prova come un’occasione di apprendimento. “Nel corso di una campagna di test in volo, il successo continuerà a essere misurato da ciò che siamo in grado di imparare. Il decimo test di Starship ha fornito dati preziosi spingendo i limiti delle capacità del veicolo e offrendo il massimo entusiasmo lungo il percorso”.
In questo contesto, Starship Flight 10 si configura non solo come un successo tecnico, ma anche come un passaggio cruciale nella strategia di SpaceX. Ogni test amplia il margine di conoscenza sulla resistenza dei materiali, sulle dinamiche di rientro e sulle procedure di riutilizzo, consolidando l’idea che la chivre scleta per l’espansione umana nello spazio sia proprio la creazione di un sistema di lancio totalmente riutilizzabile.
Con i progressi dimostrati in questo volo, la prospettiva di missioni operative verso la Luna e, più avanti, verso Marte appare sempre più concreta. Starship Flight 10 non è stato solo un trionfo ingegneristico, ma anche un passo simbolico verso il futuro dell’esplorazione spaziale.
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