Il James Webb Space Telescope (JWST) sarebbe in grado di individuare la vita sulla Terra se ci stesse osservando da un altro sistema stellare nella Via Lattea. La scoperta non fa altro che confermare le potenzialità dello strumento lanciato qualche anno fa. Inoltre fa ben sperare che JWST possa rilevare civiltà aliene mentre osserva i mondi lontani della nostra galassia.
Dal suo lancio, il telescopio spaziale ha scrutato prevalentemente gli angoli più profondi del cosmo. Il suo obiettivo la ricerca degli indizi su l’universo primordiale. Ma uno degli obiettivi secondari è analizzare le atmosfere degli esopianeti vicini. Pianeti oltre il Sistema Solare, al fine di cercare tracce di vita biologica, noti come biofirme e sostanze chimiche.
Un conferma per JWST
Nonostante sia il telescopio più avanzato attualmente in funzione, non è ancora chiaro quanto JWST sarà in grado di individuare i segni rivelatori della vita. Per rispondere a questa domanda, i ricercatori hanno quindi deciso di fare qualche verifica. Se James Webb fosse, per ipotesi, piazzato in un punto qualsiasi della galassia sarebbe in grado rilevare la vita sulla la Terra ?
Nel nuovo studio, in prestampa arXiv il 28 agosto (rif.), i ricercatori hanno preso come riferimento uno spettro dell’atmosfera terrestre. Ridotta la qualità dei dati, per imitare come apparirebbe ad un osservatore distante, hanno utilizzato un modello computerizzato, che replica le capacità di analisi di JWST. Lo scopo è capire se il telescopio può rilevare le principali biofirme e tecnofirme dal set di dati in esame. In particolare metano e ossigeno, prodotti dalla vita, biossido di azoto e clorofluorocarburi (CFC), che sono prodotti dall’uomo.
I risultati, mostrano che James Webb può rilevare tutti i principali indicatori di vita intelligente e non, nell’atmosfera terrestre. L’alterazione dei dati usati è paragonabile più o meno alle osservazioni di JWST dei pianeti di TRAPPIST-1. Il sistema stellare contiene sette esopianeti che orbitano attorno a una stella nana rossa a circa 40 anni luce dalla Terra.
Fin dove si può spingere il suo sguardo
Questo suggerisce che James Webb sarebbe in grado di rilevare la vita o le civiltà aliene sugli esopianeti entro 40/50 anni luce dalla Terra ? Solo circa 20 esopianeti sono stati ufficialmente scoperti entro un raggio di 50 anni luce da noi. Ma in base al numero di stelle in questa regione dello spazio, gli esperti prevedono che potrebbero esserci fino a 4.000 esopianeti alla portata di JWST.
Nonostante queste confortanti analisi nessuno può garantire al 100% che JWST sia in grado di rilevare la vita su altri pianeti. Rilevare biofirme e tecnofirme su altri mondi “potrebbe rivelarsi difficile da interpretare senza una conoscenza contestuale dell’ambiente abitabile”, hanno scritto i ricercatori. In questa analisi, il team sapeva già quali molecole cercare. Su un esopianeta con condizioni diverse e potenziali forme di vita o tecnologie alternative, tali segni di vita potrebbero non essere così evidenti.
D’altro canto James Webb ha già fatto interessanti scoperte sugli esopianeti in prossimità della Terra. Il telescopio ha individuato acqua sull’esopianeta GJ1214b, delle dimensioni di Nettuno ed ha scoperto che TRAPPIST-1b, il secondo esopianeta più vicino alla stella non ha atmosfera. La navicella spaziale ha anche intravisto una gigantesca tempesta di polvere nell’atmosfera di VHS1256b, un esopianeta super gioviano a 40 anni luce. Ma ben più lontano nel cosmo, James Webb ha anche intravisto composti di carbonio in un sistema stellare neonato a più di 1.000 anni luce da noi.
- Endurance, il rover lunare per il ritorno dei campioni - 21 Dicembre 2024
- Gli anelli di Saturno: più antichi di quanto si pensasse? - 20 Dicembre 2024
- Strana macchia scura che scompare su Encelado - 18 Dicembre 2024