Il modulo lunare sviluppato dall'iSpace in viaggio verso la Luna ha scattato una splendida immagine di Point Nemo

Resilience osserva la regione più remota della Terra

AstropillsAstropills sulla Luna

Il secondo modulo lunare sviluppato dalla società giapponese di esplorazione spaziale iSpace ha recentemente catturato un’immagine straordinaria della Terra, mentre si prepara per il suo ambizioso viaggio verso la Luna. Il lander Resilience osserva la Terra da un’orbita progressivamente più ampia, accumulando dati fondamentali per la missione e fornendo una prospettiva unica sul nostro pianeta.

Lo scatto di Point Nemo

Resilience è stato lanciato con successo il 15 gennaio a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, condividendo il vettore con il lander Blue Ghost, sviluppato da Firefly Aerospace. Attualmente, Resilience osserva Terra da un’orbita terrestre sempre più elevata, in attesa di impostare la rotta verso il Mare Frigoris una regione situata nell’emisfero settentrionale della Luna. L’approccio scelto per il viaggio segue una traiettoria a basso consumo energetico, il che implica che l’atterraggio avverrà tra circa quattro mesi.

In un aggiornamento rilasciato il 29 gennaio, iSpace ha confermato che Resilience osserva la Terra in ottime condizioni operative e prosegue la sua missione con successo. Un risultato significativo è la restituzione di un’immagine estremamente nitida del nostro pianeta, che mostra un’area tra le più remote. “Resilience sa cosa significa essere soli nella vastità dello spazio”, ha dichiarato l’azienda in un post pubblicato sulla piattaforma X.

“Guardando indietro verso la Terra il 25 gennaio 2025, il lander era a circa 10.000 km dal nostro Blue Marble, catturando in modo toccante Point Nemo, il luogo più remoto del nostro pianeta, a circa 2.688 chilometri dalla terraferma più”. Questo punto, noto per essere il più distante da qualsiasi massa terrestre, evidenzia la solitudine cosmica della missione e la precisione con cui il lander è in grado di documentare la Terra.

La prossima generazione di moduli lunari

Dal punto di vista tecnologico, Resilience si basa sulla piattaforma di lander Hakuto-R di iSpace. Il modello è un aggiornamento rispetto al primo tentativo dell’azienda, che nel 2023 si è concluso con un fallimento a causa di un malfunzionamento di un sensore di altitudine confuso dal bordo di un cratere. La nuova navicella è dotata di un software migliorato, concepito per superare le problematiche precedenti e garantire un atterraggio più sicuro.

Il lander trasporta un carico utile composto da strumenti scientifici e commerciali, oltre a un microrover denominato Tenacious, progettato per raccogliere e analizzare campioni lunari attraverso un sistema di prelievo e una telecamera avanzata. Nel frattempo, mentre Resilience osserva Terra e si prepara per il viaggio lunare, anche il lander Blue Ghost continua il suo percorso orbitale.

La missione di Resilience rappresenta un’importante occasione di apprendimento per iSpace, che trae spunto dall’esperienza accumulata nel tentativo precedente. Il fallimento del primo lander nel 2023, ha fornito dati preziosi per lo sviluppo della nuova generazione di moduli lunari. Oltre a Resilience, ispace sta sviluppando un lander di dimensioni maggiori, denominato Apex 1.0, destinato alla Missione 3, il cui lancio è attualmente previsto per il 2026.

L’osservazione della Terra da una prospettiva spaziale non è solo un esercizio tecnologico, ma anche un’opportunità di riflessione sul ruolo dell’umanità nell’universo. Resilience osserva Terra con occhio scientifico, contribuendo all’avanzamento della conoscenza e alla futura esplorazione del nostro satellite naturale, con l’obiettivo finale di consolidare la presenza umana nello spazio profondo.

Sofia Bianchi

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