La Nokia ed Axiom Space ha sviluppato tute spaziale dotate di connessione 4G che saranno usate dagli astronauti della missione Artemis 3

La missione Artemis 3 userà tute spaziali dotate di 4G

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Gli astronauti della missione della NASA che tra qualche anno atterreranno sulla superficie lunare, potranno usufruire di qualcosa che i loro predecessori non hanno avuto, la tecnologia delle reti cellulari. Gli astronauti della missione Artemis 3 indosseranno tute spaziali dotate di connettività 4G, la stessa tecnologia che costituisce la maggior parte delle reti di telefonia mobile della Terra oggi.

La collaborazione tra Nokia e Axiom Space

Le tute spaziali, i modelli AxEMU di Axiom Space, saranno in grado di connettersi a una rete 4G progettata da Nokia. Gli astronauti possono usare la rete per compiere imprese come la trasmissione di video ad alta definizione. Sulla Terra, una rete mobile è composta da una griglia di torri base, dotate di un array radio. Una torre mobile è ovviamente un po’ difficile da trasportare sulla Luna. Quindi la Nokia ha compresso tutta l’attrezzatura della stazione base di una torre in una scatola che può essere inserita in un lander lunare.

“Per la missione Artemis 3, saremo in grado di raggiungere gli astronauti tramite le loro tute dotate di 4g fino a 2 chilometri di distanza dal lander”, ha detto Thierry E. Klein, presidente di Nokia Bell Labs Solutions Research. Le tute spaziali AxEMU, quindi, saranno in grado di connettersi alla stazione base. Non avranno il touchscreen o l’interfaccia di uno smartphone, ma saranno in grado di trasmettere video ad alta definizione o trasmettere grandi volumi di dati scientifici alla stazione base.

“Dal punto di vista della comunicazione, i componenti chiave di uno smartphone saranno integrati nella tuta spaziale e adattati all’ambiente spaziale e ai requisiti operativi”, ha spiegato Russell Ralston, vicepresidente esecutivo delle attività extraveicolari di Axiom Space.

Un rete 4G sulla Luna

Tradizionalmente, le missioni con equipaggio si sono affidate alla radio a frequenza ultra-alta (UHF) per le comunicazioni. L’UHF ha sempre funzionato bene, ma il 4G offre una larghezza di banda maggiore e velocità più elevate. Pertanto, Nokia ha sviluppato la tecnologia per applicazioni spaziali per alcuni anni, aiutata da una sovvenzione NASA di 14,1 milioni di dollari nel 2020.

La rete lunare 4G pianificata, nota come Lunar Surface Communications System (LSCS), subirà il suo primo test quest’anno, quando la missione robotica IM-2 di Intuitive Machines atterrerà vicino al polo sud lunare. Il lander di IM-2 trasporterà la stazione base, mentre due dei payload di IM-2, il rover Mobile Autonomous Prospecting Platform (MAPP) e il drone Micro-Nova, trasporteranno ricevitori 4G.

In effetti, Nokia immagina che la connettività 4G potrebbe giovare a future missioni oltre agli astronauti di Artemis 3. Veicoli per astronauti come il Lunar Terrain Vehicle potrebbero anche avere connettività 4G. Anche dispositivi più piccoli potrebbero connettersi alla rete. Nokia immagina ricevitori 4G adatti a esperimenti scientifici o sensori lunari. In futuro, un lander lunare con equipaggio potrebbe fungere da hub centrale che lega insieme una rete di dispositivi più piccoli, collegandoli direttamente alla Terra. Nel resto del 2024 e nel 2025, la tuta dotata di 4G verrà sottoposta a una serie di test, tra cui in camere a vuoto e nella piscina coperta del Johnson Space Center della NASA, per garantire che sia la tuta che i suoi componenti resistano alle condizioni estreme a cui saranno esposti durante la vita lunare.

Stefano Gallotta

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